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L'esercito delle 12 scimmie - 12 monkeys Anno: 1995 Regista: Terry Gilliam; Autore Recensione: Andrea Caramanna Provenienza: USA; Data inserimento nel database: 06-05-1998
12 scimmie
L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE
REGIA:TERRY GILLIAM
INTERPRETI: BRUCE WILLIS, BRAD PITT, MADELEINE STOWE
NAZIONALITÀ: U.S.A., 1995
Da Berlino arriva L'esercito delle 12 scimmie, dove ha raccolto solo applausi e nessun premio. Che
l'ultimo film dell'ex Monty Python sia stato sottovalutato dal
festival tedesco dispiace non poco. Al contrario la critica francese
è apparsa entusiasta, ed il motivo non è soltanto
"patriottico" dal momento che la pellicola delle 12 scimmie ha preso
spunto da un vecchio cortometraggio francese (La Jetèe) del
'62 dell'autore d'avanguardia Chris Marker. Un bambino all'aeroporto
assiste a un omicidio. Molti anni più tardi degli scienziati
tentano di sfruttare i ricordi della sua mente per salvare
l'umanità decimata dalla terza guerra mondiale. Con qualche
variante è anche la storia di James Cole (Bruce Willis), un
detenuto condannato all'ergastolo che viene spedito indietro nel
tempo. Dall'anno 2035 all'anno 1996, data in cui esploderà
sulla terra una catastrofica epidemia. Cinque miliardi saranno le
vittime e a circolare per le strade rimarranno solo gli animali,
mentre i pochi superstiti troveranno rifugio sottoterra. Durante la
missione James incontrerà una bella psichiatra, Kathryn Rally
(Madeleine Stowe), la quale si convincerà delle improbabili
profezie, per le quali ovviamente James viene scambiato per pazzo.
Per salvare l'umanità occorre fermare l'esercito delle 12
scimmie, comandato da un folle animalista, Jeffrey Goines (Brad
Pitt). È il caso di lodare il cast tecnico data l'opulenza di
elementi in gioco, sapientemente orchestrati dall'estro visionario e
compositivo di Gilliam. Sceneggiatori Janet e David Peoples
(Blade Runner). Scenografia di Jeffrey Beecroft (Balla
coi lupi). Fotografia di Roger Pratt (Frankenstein,
Mona Lisa, Batman). Se il tema
principale, il viaggio nel tempo, non è certamente roba nuova,
per Gilliam diventa un pretesto per rappresentare il suo mondo
interiore. Un mondo popolato da incubi neri, dal caos indecifrabile
dell'esistenza umana. E dove la tragedia del vivente si trasforma
sovente in ironica farsa. La forza evocativa della maggior parte
delle immagini fa il film e le poche cadute di tono, conseguenza
della traboccante energia del regista, possono essere perdonate. Come
la fretta al montaggio, che ha provocato l'infausta presenza in molte
inquadrature di inopportuni microfoni. Esemplare la direzione degli
attori. Tra i quali, non soltanto perché protagonista, svetta
un eccezionale, quanto insolito, Willis, lontano dagli abituali ruoli
di eroe muscolare. E naturalmente Brad Pitt. Ostinatissimo nel
conquistarsi la parte del folle Goines, l'attore americano ci ha
visto giusto e ha anche ricevuto una nomination all'Oscar come attore
non protagonista. Infine un appunto per cinefili. L'esercito delle 12 scimmie (Twelve
Monkeys) contiene numerose e lunghe
citazioni: da Hitchcock con Vertigo
e Gli uccelli a, non poteva essere altrimenti, Monkey business dei
fratelli Marx.
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