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Seven Anno: 1995 Regista: David Fincher; Autore Recensione: Marcello Testi Provenienza: USA; Data inserimento nel database: 06-05-1998
SEVEN
SEVEN, di David Fincher; U.S.A., 1995
Arriva una specie di Hannibal Lecter, che poi è anche il
Kaiser Soze del contemporaneo "I soliti sospetti" (Kevin Spacey).
È forse più colto e sicuramente meno intelligente, ma
è ugualmente efficace.
Non ci sono le atmosfere gelate di Michael Mann (semmai è
in agguato il buon vecchio hard boiled), né le bordate
calcolate di Demme; si colpisce basso, con lo splatter biblico che
ispira e muove il serial killer e il serial director (autore
dell'ultimo Alien, obliterato nella bellissima sequenza dei
titoli, con un tratto di matita sugli occhi di Ripley rasata).
Se vogliamo, un film grezzo, grossolano nel suo sparare a zero
(o/e a 360 gradi), nel mucchio, nella melma e nella melassa; talvolta
il livello scende un po' troppo, soprattutto nei dialoghi, aiutati
anche da una edizione italiana abbastanza sciagurata.
Ritmate e forti, le immagini di Fincher.
Musica avvolgente e buona colonna sonora.
Un successo meritato, malgradi il malessere che lascia il
crescendo finale.
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