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L'esercito delle 12 scimmie - 12 monkeys Anno: 1995 Regista: Terry Gilliam; Autore Recensione: Marcello Testi Provenienza: USA; Data inserimento nel database: 06-05-1998
L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE
L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE, di Terry Gilliam, U.S.A., 1995
Distòpia è ancora peggio di come la si era
immaginata in Brazil: adesso gli animali regnano incontrastati
sulla superficie terrestre, mentre nei sotterranei (la dialettica
alto-basso e i percorrimenti trans-superficiali sono una
specialità di Gilliam) la vita prosegue tutto sommato un po'
peggio di prima (cioè peggio del 1984 di Brazil): un pugno di
scienziati, sostituitisi ai burocrati, cerca di riprendere il
controllo della situazione in maniera sleale, con un gioco truccato e
pericoloso, il viaggio nel tempo. Così vengono scelti dei
"volontari" da spedire nel 1996 per rintracciare ed eventualmente
fermare i responsabili della propagazione del virus.
Prende così il via un'altra avventura lo-tech di Gilliam
(ricordate i computer di Brazil), che guarda compiaciuto il
secolo ultimo, il nostro, attraverso citazioni da film del calibro di
Orizzonti di gloria, mentre gli sguardi di diverse ere
("domani ERA un altro giorno" - Brazil) si incontrano fugacemente
prima in sogno, poi in un'abbacinante realtà plurima eppure
(per necessità del medium) unificata in un'unica striscia di
pellicola.
Bellissimo il tema del film, di Astor Piazzolla.
Le luci sono perfette e molto più fantasiose del dilagante
grigiore di Brazil.
Le immagini nascono per fissarsi nella retina, spesso con un bonus
di luminosità per gli accenti; viaggiano in tagli inconsueti,
ma senza manierismi.
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