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Vampire$
Anno: 1997
Regista: John Carpenter;
Autore Recensione: Marcello Testi
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 05-05-1998


Vampire$

Vampire$, regia di John Carpenter, sceneggiatura di Don Jakobyda un romanzo di John Steakley , musica di John Carpenter, con James Woods, Sheryl Lee, Daniel Baldwin, Thomas Ian Griffith, Frank Darabont. USA, 1998. Altre informazioni, in inglese, a http://circuits.cf.ac.uk/~spemsb/carp/vampires/.

"Regola numero 7"
Non c'è confine.
Già dai titoli di testa si racconta di un territorio illimitato, di una lotta/ricerca a tutto campo. Gli spostamenti sono assolutamente privi di progettualità: si procede "casa per casa", in una guerriglia vecchio stile, per conquistare progressivamente quello di cui si ha bisogno.
Malgrado l'attenzione dei caccia-vampiri si rivolga ai capi, all'orizzonte sembra svanire la possibilità di debellare definitivamente il "virus" ("o qualcosa del genere") e l'istinto del cacciatore (un impulsivo e viscerale James Woods, Jack) ha la meglio su qualsiasi missione, più o meno ideologicamente connotata.
Presto sfuma anche il confine tra il "buono" e il "cattivo", in un trionfo del "brutto" fisionomico (compreso l'ennesimo fratello Baldwin - quanti sono?).

"Regola numero 1"
Azione!
La concentrazone di Carpenter sull'immagine è ammirevole. Il racconto scorre limpido a fianco dei dialoghi (rarefatti), anche in occasione di una necessaria sequenza di ricapitolazione/svelamento del sapere (quello "nascosto" negli archivi ecclesiastici).
I luoghi di rivelazione narrativa sono il deserto che si offre al sole (salvifico ma a rischio, grazie a una curiosa e minacciosa aggiunta al mito vampiresco); il volto di Sheryl Lee (ex Laura Palmer, ma è un ricordo difficile da cancellare, soprattutto dopo la versione cinematografica), trasformato in congegno a orologeria, "display" che visualizza e scandisce un plot secondario (amore S/M a base di morsi e disinfezioni estemporanee); i flash telepatici che collegano il capostipite Valek con i suoi discepoli; le vampate che accompagnano la morte scomposta dei vampiri trascinati alla luce del giorno con il cavo da traino di un fuoristrada.

"Regola numero 10"
"Non avrai altro dio..."
L'istinto vendicativo e di autoconservazione di Jack non gli impedisce di analizzare con estrema sintesi l'origine dei vampiri, mettendo sotto accusa le vena persecutoria della chiesa. Ma è solo l'inizio. Sempre le immagini dicono di piu' e raccontano di un rito in cui il "salvatore" e il suo sacrificio potrebbero in realta' donare forza al male; raccontano di una passione controproducente.

"Regola numero 7"
Non c'e' confine, appunto.