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Cosmos Anno: 1997 Regista: Denis Villeneuve; André Turpin; Arto Paragamian; Marie-Julie Dallaire; Manon Briand; Jennifer Alleyn; Autore Recensione: Federica Arnolfo Provenienza: Canada; Data inserimento nel database: 30-04-1998
Prima del film, un cortometraggio di dieci minuti che ha come
protagonista Valerio Mastandrea, "La lettera". Qui, Valerio e' un pony
express in giro per Roma. Come suo solito, entra in un palazzo per
consegnare una busta, ma la donna dall'altra parte della porta gli
risponde in malo modo. Quando Valerio sta gia' imboccando le scale, la
donna lo chiama e lo prega di aprire la busta e leggergli la lettera.
Dieci minuti di genuine risate fino all'epilogo del tutto imprevisto...
Inizia il film, siamo a Montreal. Cosmos, che da' il titolo al film, e'
un tassista di origine greca ed e' il trait-d'union tra sei differenti
storie metropolitane realizzate da altrettanti registi canadesi alla
loro prima prova. In queste sei storie, c'e' un giovane regista molto
nervoso perche' deve partecipare ad uno show televisivo ma finisce per
rimanere invischiato nella pubblicita' di un coiffeur; c'e' una
brillante avvocatessa che reincontra, non si sa se per caso o meno,
l'ex-fidanzato che sta lavorando sul suo stesso caso, ma per la
controparte; c'e' un ragazzo elegante con un mazzo di fiori in mano che
potrebbe essere un serial killer; c'e' una ragazza che cerca di
distrarre un amico che potrebbe essere sieropositivo; c'e' una bella
ragazza ventenne che, dopo aver aspettato a lungo il fidanzato davanti
ad un teatro, si lascia portare da un locale all'altro da un elegante e
delizioso settantenne; c'e', infine, lo stesso Cosmos che con un collega
insegue due furfanti che gli hanno appena rubato la macchina.
Film realizzato interamente in bianco e nero, e' piu' propriamente un
film "collettivo" che non "ad episodi", dove la parte da protagonista
spetta di diritto alla citta' di Montreal, sporca, fumosa, alle sue
strade notturne e diurne, alla sua pioggia ed al suo sole, al suo
traffico e alla sua criminalita'. Un interessante quanto ben fatto
collage che mescola la commedia alla tragedia, l'avventura alla poesia,
le lacrime alle risate: come in tutte le citta' del mondo, che altro non
sono se non un eterogeneo via vai di gente e di volti, di sentimenti e
di passioni, di micro drammi e di grandi gioie. Un film che e' un
abbozzo, un affresco, che non da' risposte ma ci offre uno scorcio di
vita quale si potrebbe avere affacciandoci alla finestra e osservando
quello che accade di fronte ai nostri occhi.
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