The gift. Sam
Raimi. 2000. U.S.A.
Attori: Cate
Blanchett, Giovanni Ribisi, Keanu Reeves, Katie Holmes, Greg Kinnear, Hilary
Swank
Durata: 111'
Annie (Cate Blanchett) è una triste vedova con tre figli
maschi. Per tirare avanti, oltre ad una pensione d’invalidità che le è stata
attribuita a causa della morte del marito, legge le carte percependo scorci del
destino degli intervistati. Un dono di natura le consente quest’ulteriore
possibilità di sopravvivenza. Un giorno però, dopo un omicidio, le visioni di
Annie aumentano, fino ad indicare alla polizia il luogo dove sarà ritrovato il
cadavere. Questa sua dote, mista ad interesse psicologico dimostrato per le
persone che aiuta, le procurerà non pochi problemi in un paese ancora legato
alla tradizione razzista del sud degli Stati Uniti.
Una storia di streghe quindi, quella che Raimi, regista
legato alla figura del diverso, mette in scena. Fotografia d’alto livello,
regia poco invadente e perfetta, questo è un film confezionato da un artigiano
dell’arte visiva. Ruolo pesante e difficile per Keanu Reeves che interpreta un
marito violento e fortemente razzista, la pellicola impressiona anche Giovanni
Ribisi, attore uscito dall’Actor’s, cui è affidato il consueto ruolo di
psicopatico. Cate Blanchett si dimostra come sempre attrice di spessore tanto
da sorreggere da sola famiglia e trama, il suo viso ritagliato nei cupi luoghi
dell’omicidio rasenta la perfezione visiva. Bello, ma non abbastanza come il
precedente Soldi sporchi (1998), il film affronta e descrive le diversità
di un sud americano ancora razzista, conservatore, illegale, duro, e
soprattutto fuori di testa (tutti i protagonisti potrebbero essere i colpevoli
di quel brutale omicidio). Lo spettatore potrebbe intuire il finale con un
istante d’anticipo, ma nel complesso ciò non inciderebbe sul giudizio finale
del film. Sceneggiatura di Billy Bob Thornton con Tom Epperson.
Bucci Mario
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