Soldi sporchi. Sam
Raimi. 1998. U.S.A.
Attori: Bill
Paxton, Billy Bob Thornton, Brent Briscoe, Bridget Fonda, Becky Ann Baker,
Chelcie Ross, Jack Walsh
Durata: 116'
Titolo
originale: A
simple plan
Hank e Rachel sono una coppia apparentemente felice. La
vita nella provincia innevata del Minnesota trascorre monotonamente tra lavoro
e casa. Jakob, il fratello più stupido di Hank, e l’ubriacone Lou, sono invece
i due amici con i quali Hank va a visitare la tomba del padre. A causa di un
incidente, per colpa di una volpe, inoltrandosi nella foresta i tre s’imbattono
in un aereo caduto nel cui interno è custodita una borsa con quattro milioni e
mezzo di dollari (…il sogno americano in questa sacca….). Il solo
pensiero che tutto quel malloppo possa cambiare le loro esistenze monotone,
logore e dannate in quella campagna sempre bianca e silenziosa, trasforma gli
atteggiamenti di tutti e quattro i protagonisti, scovandone i difetti e le
repressioni. Lou perde la testa una sera ubriaco, mentre Rachel si trasforma in
una perfida stratega; Hank e Jakob affrontano il loro passato e progettano con
crescente disperazione il loro difficile futuro. Quando tutto sembra
concludersi verso la spartizione del denaro, arriva in città un uomo che
afferma di essere del FBI e di essere sulle tracce di un aereo scomparso sul
quale viaggiavano appunto quattro milioni e mezzo di dollari. Naturalmente si
tratta di un rapinatore in cerca del suo malloppo. Quando il denaro avrà
ottenuto il sacrificio di tutti, l’amarezza di aver avuto a che fare con soldi
segnati e quindi inspendibili, farà sprofondare Hank e Rachel nella loro
monotona situazione iniziale: il ritorno alla normalità, dopo (e attraverso)
l’incubo dell’American dream.
Dal romanzo di Scott B. Smith, sceneggiato dallo stesso autore,
senza dubbio un gran bel film quello che Raimi ha portato sullo schermo. Per
molte delle sue inquadrature, ambientazioni e temi trattati, ricorda il
bellissimo Fargo (1995) dei fratelli Coen, ma è meno ridondante di
caratteristiche grottesche dei personaggi e molto più serrato nel ritmo.
Sceneggiatura ben scritta ma poco originale di Scott B. Smith (da un suo
romanzo) resa credibile da colpi di scena e stile sviluppati senza nessuna
meraviglia per il talento del regista che si diverte, man mano che il film si
apre, a cambiare più volte il punto d’interesse alla cupidigia. Fotografia
nitida ed esemplare di Alar Kivilo; bravi tutti gli attori (Bill Paxton, Billy
Bob Thornton e Bridget Fonda) nel supportare la tragedia del sogno americano.
Finale amaro, come la realtà di provincia alla quale Hank (Paxton) e Rachel
(Fonda) fanno ritorno. Il tremendo discorso che Rachel fa a suo marito sulle
scale di casa per convincerlo a non bruciare il denaro, è l’acuto del dramma:
la loro vita, fino ad allora normale, è messa in discussione dalle possibilità
di un sogno sempre più inutile e irrealizzabile. Un buon film, mi ripeto.
Bucci Mario
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