Memento.
Christopher Nolan. 2000. USA.
Attori: Guy Pearce, Carrie-Anne
Moss, Joe Pantoliano, Mark Boone Jr., Stephen Tobolowsky
Durata: 114’
Leonard, ex ispettore di
un’assicurazione, si è appena svegliato in una stanza d’albergo. Non sa perché
è lì e né da quanto tempo. Leonard è afflitto da una particolare sindrome che
lo ha colpito dopo un incidente: non ha memoria breve ed il suo ultimo ricordo
è quello della moglie che muore sotto i suoi occhi dopo essere stata aggredita.
Da quel giorno Leonard vive per la vendetta e, per costruire il percorso che lo
dovrebbe condurre dall’assassino, utilizza ogni forma di memoria ausiliaria:
foto polaroid, appunti, scarabocchi, ma soprattutto si fa tatuare sul corpo
tutto quello che non deve assolutamente dimenticare.
Tratto dall’omonimo romanzo
scritto dal fratello Jonathan, il giovane regista Chritopher Nolan costruisce
un perfetto meccanismo ad incastro narrativo che deve molto (se non tutto) al
montaggio caotico della trama ed all’azzeccata scelta di far interpretare il
personaggio principale ad un Guy Pearce davvero bravo ad entrare nei panni
dello smemorato Leonard. Realtà come partecipazione d’immagini e dati che
segnano la vita degli uomini come tatuaggi, contraffazione della memoria e
ricerca del senso esistenziale, i punti salienti di un film riuscito ma (forse)
incompleto e capace, nel finale, di auto compiacersi. Un complesso esercizio di
stile? Nel caso sia solo questo, allora è un film davvero riuscito, in caso
contrario, rimane ugualmente un’ottima prova ed un buon prodotto
cinematografico. Un incubo, quello di Leonard, che è meglio evitare a qualsiasi
spettatore che non ha interesse a star dietro ad un film che dimentica la sua
storia ogni cinque minuti.
Bucci Mario
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