Fratelli.
Abel Ferrara. 1996. U.S.A.
Attori: Christopher Walken, Chris
Penn, Vincent Gallo, Annabella Sciorra, Isabella Rossellini, Benicio Del Toro,
John Ventimiglia
Durata: 103'
Titolo
originale: The
Funeral
America, anni della Depressione. A casa di Ray, per la
veglia funebre al fratello Johnny, si ferma a dormire l’altro fratello,
Cesarino. La famiglia Tempio è distrutta dal dolore per la morte del più
giovane, ancora ventiduenne, e Ray medita vendetta, convinto che ad ucciderlo
sia stato un mafioso che difende l’interesse delle fabbriche, mentre Johnny era
iscritto al sindacato e lavorava per questo. Dopo aver ucciso due persone, Ray
morirà per mano dello stesso Cesarino, colto da non tanto improvvisa
depressione distruttiva che lo porterà ad uccidere tutti i componenti marci
della famiglia Tempio, risparmiando quindi solo mogli e bambini.
Un capolavoro di Abel Ferrara
interpretato da un cast di livello superiore: Walken, Chris Penn (Coppa Volpi a
Venezia), Annabella Sciorra, Isabella Rossellini, Gallo, Del Toro. Un lavoro
che se non considerato con il suo titolo originale, The funeral, rischia
di essere visto ed interpretato diversamente dalle intenzioni del regista. Non
è, infatti, un film su una famiglia italoamericana e mafiosa, ma è un film
sulla morte, ed è impregnato di un fortissimo senso critico religioso. Ray,
infatti, che conosce l’omicidio per mano del padre che lo obbliga da
giovanissimo ad uccidere, più volte ricade nel discorso teologico, domandandosi
se veramente Dio vorrebbe che nessuno uccidesse, criticando quindi il libero
arbitrio dell’uomo e la dottrina cattolica che vorrebbe Cristo presente in ogni
scelta. Un capolavoro dalle forti intenzioni ed emozioni, che vorrebbe Walken
nei panni dell’angelo vendicatore, mentre sarà Cesarino (Penn) che alla fine,
percependolo nella sua schizofrenia, si eleverà al grado di angelo della
vendetta uccidendo i suoi famigliari.
La donna che Abel Ferrara
descrive, che rimane vittima della sofferenza che il suo uomo quotidianamente
le procura, è forse la chiave di lettura per una diversa vita, come dice la
moglie di Walken (Sciorra) all’amica “Io una volta studiavo, avevo delle
idee….”.
Scritto da Nicholas St. John,
collaboratore abituale di Ferrara, e fotografato da Ken Kelsh su due tonalità
dominanti (nero, verde), potrebbe essere il funerale del genere mafioso tanto
caro a Scorsese, o quello del sindacato segnato più dall’apporto mafioso che da
quello dottrinale, ma è solo la veglia funebre di Johnny e della famiglia
Tempio, con i suoi valori vendicativi, ed una profonda crisi del senso
religioso.
Bucci Mario
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