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Fratelli - The funeral
Anno: 1996
Regista: Abel Ferrara;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 04-12-2003


La grande guerra

Fratelli.  Abel Ferrara. 1996. U.S.A.

Attori: Christopher Walken, Chris Penn, Vincent Gallo, Annabella Sciorra, Isabella Rossellini, Benicio Del Toro, John Ventimiglia

Durata: 103'

Titolo originale: The Funeral

 

 

America, anni della Depressione. A casa di Ray, per la veglia funebre al fratello Johnny, si ferma a dormire l’altro fratello, Cesarino. La famiglia Tempio è distrutta dal dolore per la morte del più giovane, ancora ventiduenne, e Ray medita vendetta, convinto che ad ucciderlo sia stato un mafioso che difende l’interesse delle fabbriche, mentre Johnny era iscritto al sindacato e lavorava per questo. Dopo aver ucciso due persone, Ray morirà per mano dello stesso Cesarino, colto da non tanto improvvisa depressione distruttiva che lo porterà ad uccidere tutti i componenti marci della famiglia Tempio, risparmiando quindi solo mogli e bambini.

Un capolavoro di Abel Ferrara interpretato da un cast di livello superiore: Walken, Chris Penn (Coppa Volpi a Venezia), Annabella Sciorra, Isabella Rossellini, Gallo, Del Toro. Un lavoro che se non considerato con il suo titolo originale, The funeral, rischia di essere visto ed interpretato diversamente dalle intenzioni del regista. Non è, infatti, un film su una famiglia italoamericana e mafiosa, ma è un film sulla morte, ed è impregnato di un fortissimo senso critico religioso. Ray, infatti, che conosce l’omicidio per mano del padre che lo obbliga da giovanissimo ad uccidere, più volte ricade nel discorso teologico, domandandosi se veramente Dio vorrebbe che nessuno uccidesse, criticando quindi il libero arbitrio dell’uomo e la dottrina cattolica che vorrebbe Cristo presente in ogni scelta. Un capolavoro dalle forti intenzioni ed emozioni, che vorrebbe Walken nei panni dell’angelo vendicatore, mentre sarà Cesarino (Penn) che alla fine, percependolo nella sua schizofrenia, si eleverà al grado di angelo della vendetta uccidendo i suoi famigliari.

La donna che Abel Ferrara descrive, che rimane vittima della sofferenza che il suo uomo quotidianamente le procura, è forse la chiave di lettura per una diversa vita, come dice la moglie di Walken (Sciorra) all’amica “Io una volta studiavo, avevo delle idee….”.

Scritto da Nicholas St. John, collaboratore abituale di Ferrara, e fotografato da Ken Kelsh su due tonalità dominanti (nero, verde), potrebbe essere il funerale del genere mafioso tanto caro a Scorsese, o quello del sindacato segnato più dall’apporto mafioso che da quello dottrinale, ma è solo la veglia funebre di Johnny e della famiglia Tempio, con i suoi valori vendicativi, ed una profonda crisi del senso religioso.

                                                                                                                  

 

Bucci Mario

                                                                                                                  [email protected]