Hopper la dipinse vuota di persone.
molti impulsi che finiscono in un quadro", scrisse Hopper una volta ma non sceglieva i palazzi per la loro bellezza. |
Egli colse la sostanza della luce
"è la più esatta trascrizione possibile."
Secondo la legge, queste stalle |
Di un'estate di Capo Cod, quando condivideva la vita rurale delle sue tele con Cobb, Hopper ammise "Non so quale sia la mia identità."
(Anne Babson Carter, "Le Stalle di Cobb", |
Anche le tappe sembrano cadenzare un vecchio western colmo di tutti i suoi luoghi comuni, con l’ultima più lunga attesa, poco prima del guado, dove un incidente meccanico costringe ad un lungo stop, che indulge a più profonde e cupe meditazioni sull’esistenza, ma consente anche di considerare gli stretti rapporti di amicizia che si possono creare lungo la "pista". Questo è l’episodio più significativo, che ci fa togliere ancora una volta il cappello di fronte a Lynch, del quale è facile riconoscere il marchio di fabbrica nelle frequenti fiamme che illuminano lo schermo, magari per accendere il sigaro Swischer Sweets che fa capolino dal taschino della camicia.