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b.Fonti Orali

1. Responsabile degli israeliti, che aveva intrattenuto rapporti con le SS e che si trova a fronteggiare la condanna dei superstiti che accusano di aver venduto compagni di sventura per salvare se stessi e dall'altro rendere conto di relazioni burocratiche allacciate con il funzionario : "Freddo, ma corretto", che doveva sempre conferire coi superiori.
Si ha l'impressione che il regista nel montaggio di questa sequenza abbia presente e faccia propria quell'ossessione di Arendt per la tradizione semita di timore dell'assimilazione del popolo eletto e quindi da parte dell'ortodossia si guarda all'antisemitismo come ad un mezzo per ricompattare il popolo di Israele in opposizione ai gentili, evitando così la secolarizzazione: servendosi dell'antisemitismo pensarono di preservare il patrimonio tradizionale.

2. All'opposto minore indulgenza dimostra l'unico sopravvissuto di una numerosa famiglia, che narra della fucilazione di massa e della calce viva sparsa su vittime ancora in vita. Dà luogo all'introduzione di una definizione, "Operazione articolata", che nella sua disumanità conduce alla domanda del procuratore Giddeon Hauser: "Fu portata a termine?".
Il rischio paventato da Portelli di fronte alle reazioni scomposte degli ignoranti studenti romani schiamazzanti e inneggianti ai boia è che si continui a predicare ai convertiti, salvando soprattutto la memoria di chi ce l'ha già nel caso di Spielberg, invece per Uno Specialista
il problema è di origine opposta: è quello di dare spazio a tutte le memorie, facendole condividere a tutti, ponendo in primo piano magari proprio quelle occultate dai vincitori, che hanno occultato la collaborazione persino degli Judenrat con i nazi.

Invece Günter Grass arriva a tagliare nel vivo, inventando un non-giudizio di disprezzo sarcastico che preserva la impenetrabilitŕ dei due mondi.

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