L'Africa è territorio di crossover per antonomasia, lì diventa drammatica l'acquisizione di una cultura, come ben sintetizzato da Raoul Peck , il regista di Lumumba, docu-film presentato al 53° festival di Cannes: "É complicato stare tra due culture". Però consente la creazione di un terzo soggetto intriso di entrambe le tradizioni: in termini creativi significa un codice nuovo, ideato per immagini diverse e messaggi innovativi, come avviene con Bye Bye Africa. Un presupposto che, uscendo dalla realtà del villaggio, si lascia alle spalle il tribalismo senza europeizzarsi completamente. Un retaggio, quello tribale, che ad Adwa fu superato già un secolo fa, ottenendo un buon successo sulle truppe straccione del colonialismo italiano: infatti nel film di Gerima viene esaltata la volontarietà della resistenza ("Nessuna coercizione" ripete il commento).
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