Gli Spostati - Libri e cinema

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Gli ultimi tre giorni di Alberto Sordi
3. Fernando Ravioli
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liberamente tratto da
Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa
di Antonio Tabucchi

                                                                                              23 febbraio 2003

 

3.. - Fernando Rivoli venne dopo...
Gli altri, pensò, ora sarebbero venuti gli altri. Certo, voleva salutarli tutti prima di andarsene. ma un incontro gli dava ansia, quello con lo Sceicco Bianco. Sentì bussare alla porta e disse: avanti.
Lo sceicco bianco indossava il suo solito costume carnevalesco, ma l'espressione era meno seducente che sull'altalena; un idolo decaduto.
Ave, Maestro, disse Sordi, morituri te salutant. Lo Sceicco si avvicinò al fondo del letto e incrociò le braccia. Mio caro Sordi, disse, sono venuto a dirle una cosa, permette che le faccia una confessione?
Glielo permetto, replicò Sordi.
Ebbene, disse lo Sceicco, non mi sono mai vergognato tanto come su quella altalena. Non per me, ero un fumetto, ma perché sentivo che Flaiano intendeva altro, quando scriveva quella parte, e lei mi costringeva invece a sottolineare la mediocrità, anziché la pericolosità, non il sogno che comunque ammalia, anche dopo che ha rivelato la sua pochezza, ma l'illusione imbrigliata del pataccaro svolazzante, che non ha più attrazione... Invece Antonioni lo sapeva che non si doveva minimizzare attraverso quel personaggio caricaturale, sapeva che l'avrebbe avuta vinta lui, il sogno: infatti, eccomi qui a occupare i tuoi ultimi sogni, per dirti che 50 anni fa cominciavo a suggerti la vita, a impedirti il riscatto da quel paria che hai sempre voluto evitare di essere, non ha voluto accorgersi allora che avrei dovuto diventare un incubo e mi ha ridotto a grottesco omuncolo inoffensivo. Invece mezzo secolo dopo svolazzo tra le antenne, vacuo e garrulo come allora, ma con un potere tremendo, perché avete preferito occultare la potenza dell'illusione, ridurre il surrealismo per allargare la base popolare e ridanciana: senza di lei, sarei stato una maschera terribile, tragica e al contempo orrifica. Lei ha ridotto il potenziale allarme della mia figura, permettendomi di diventare il moloch che sono diventato nelle soap opera. La vita è indecifrabile, rispose Sordi, mai chiedere e mai credere, tutto è occulto.