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LA GUERRA ASIMMETRICA DI BUSHARON
Asimmetrica, non convenzionale, globale, permanente, preventiva,... Gli addetti ai lavori da tempo si sbizzarriscono nell'offrirci le definizioni più originali della Guerra che già sta segnando questo XXI secolo. Ma ogni tentativo si rivela, a mio avviso, parziale perché in realtà "non ci sono parole per descrivere... l'orrore...", come mormora in punto di morte il Kurtz di Conrad/Coppola, definitivamente consapevole di essere stato ad un tempo strumento e vittima della barbarie colonialista (1)

I will show you fear in a handful of dust
THE WASTE LAND
After this knowledge, what forgiveness?
GERONTION


È indescrivibile l'orrore mostrato, meglio, suggerito dalle incerte riprese di due apprendisti filmmaker, i fratelli Jules e Gedeon Naudet, che l'11 settembre 2001 si trovavano a poche centinaia di metri dal World Trade Center intenti a girare un documentario sui vigili del fuoco di NY.

Quegli stessi allegri e spavaldi giovanottoni ipernutriti e ipermuscolari, ciascuno in attesa del proprio "inferno di cristallo" (2) ma rassegnati per lo più ai fornelli dove sul fuoco sfrigolano sempre enormi bistecche, li ritroviamo attoniti e impotenti nell'atrio della Torre 1.

La baldanza di un attimo prima è già spenta dai sordi ma violentissimi tonfi che provengono dai terrazzi, il rumore dell'impatto dei corpi di chi si è lanciato pur di sfuggire alle fiamme... Poi un rombo, forte e sinistro, e tutta quella polvere da disintegrazione, sottile e funebre (3)... tremila vittime, persone inermi, impastate con le macerie...

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