LA GUERRA ASIMMETRICA DI BUSHARON
(pag. 8 - Fine)

Richard Perle, l'attuale responsabile del cosiddetto "Armageddon Network", nome di battaglia dell'Ufficio Politiche di Difesa del Pentagono, appare davanti alla telecamera di Doran come un sessantenne un po' boffice, segnato da profonde occhiaie, tutto sommato un tipo abbastanza alla mano: un po' di sapiente "dico-senza-dire-nulla" (del tipo: "Certo, ci sarà senz'altro un'inchiesta su Mazar-i-Sharif ... se qualcuno ci porterà prove inconfutabili del nostro coinvolgimento!"), una dose di ironico cinismo (sì, quelli dell'Alleanza del Nord sono dei banditi "ma a noi sarebbe piaciuto poterci alleare con Madre Teresa di Calcutta!"), un pizzico di retorica di guerra ("Volevamo per l'Afghanistan una dirigenza più umana e democratica, questo era il nostro obiettivo")...
Perle, un paio di anni fa, ha redatto, insieme ai suoi "compagni di merende", il famigerato "Project for a New American Century" (PNAC), un progetto di largo respiro in cui, fra l'altro, si raccomandava al governo un aumento della spesa militare di circa 48 miliardi di dollari (fatto!), un ricorso sempre più massiccio ad armi "arricchite" all'uranio (dalla guerra del Golfo un dato ormai acquisito) e un'accelerazione al progetto di "scudo stellare" (in corso!). Per finire, si indicava l'Iraq come obiettivo militare prioritario (e ci siamo...) (39).
Perle è inoltre consigliere di alcuni centri studi ultraconservatori e filosionisti, come il "Jewish Institute for National Security Affairs" (JINSA), il "Center for Security Policy" (CSP) e l'"American Enterprise Institute" (AEI), i cui orientamenti includono l'unilateralismo spinto, l'opposizione ai trattati per il controllo degli armamenti, l'incremento della dotazione di armi di distruzione di massa, il sostegno incondizionato a Turchia e Israele, l'energico "superamento"degli attuali assetti di potere in Iraq, Iran e Arabia Saudita e l'annientamento dell'Autorità Nazionale Palestinese (40).
Nel 1996, pochi mesi dopo l'assassinio di Rabin per mano di un militante della destra ultraortodossa ebraica, fu Perle a consigliare al neoeletto premier israeliano Benjamin Netanyahu di procedere ad "una netta rottura del processo di pace" (41). D'altra parte Perle siede, insieme a Kissinger ai vertici dell'Hollinger Corp, l'impero massmediale che pubblica tra l'altro Daily Telegraph e Jerusalem Post. Con i suoi amici Perle ha insomma dato vita a un "mucchio selvaggio" come non se ne vedeva dagli anni '50, tempi bui di forte repressione interna (il maccartismo) e di politica estera spudoratamente aggressiva (i golpe in Iran, Iraq, Guatemala, gli assaggi della sconsiderata avventura in Indocina...) (42).
Tutto questo per arrivare tristemente a concludere che "Busharon" non subirà una sola inchiesta, un solo processo, una sola condanna né per Jenin né per Mazar-i-Sharif né per tutto l'orrore che dissemina per il mondo.
Un vecchio incontrato da Bakri fra le macerie del campo profughi di Jenin fissa la cinepresa e, con aria tra l'irritato e il disilluso, apostrofa il regista: "E tu pensi davvero di poter fare qualcosa con quella?"... Forse no, ma restano il diritto alla resistenza e il dovere della denuncia, per quanto possano sembrare poca cosa...

NOTE
(1) "Cuore di tenebra", di Joseph Conrad, Feltrinelli UE 1999
Apocalypse Now (Redux), di F.F. Coppola, USA 1979 (2001)
(2) "The Towering Inferno", di John Guillermin, USA 1974
(3) 9/11, di Jules & Gedeon Naudet e James Hanlon, Goldfish Pictures 2001
Recensione di Giulia D'Agnolo Vallan, Il Manifesto,12 Marzo 2002
(4) "L'era dei conflitti asimmetrici", di Marwan Bishara, su Le Monde Diplomatique Ð ottobre 2001
(5) così riferisce Nicholas Lemann sul New Yorker, aprile 2002
(6) Identificativo del piano che nel 1963 i vertici militari escogitarono per giustificare un'invasione di Cuba. Si fondava su una campagna terroristica "autogestita"contro interessi e cittadini americani. Il Presidente Kennedy rifiutò il piano. Venne assassinato pochi mesi dopo. (riferito da John Pilger, Il tentativo americano di dominio globale, su The New Statesman - 12 Dicembre 2002 e tradotto su Znet, http://www.zmag.org
(7) "L'era dei conflitti asimmetrici", citato
(8) Riportato da Ennio Caretto, Corriere della Sera, 31 dicembre 2002
(9) Ha'aretz, 3 ottobre 2001, e Robert Fisk su The Independent, 7 aprile 2002
(10) NPR Profile: Israel's Movie Censorship Board Bans Documentary
http://www.npr.org/programs/morning/transcripts/2003/jan/030101.gradstein.html
(11) Tacito, a proposito della conquista romana della Britannia.
(12) Robert Fisk su The Independent, 14 novembre 2001
(13) Ahmed Rashid, "Talebani", Feltrinelli 2001, p.86
(14) Gruppo etnico afghano di lingua persiana e religione musulmana sciita
(15) Afp, "Taliban massacre site dicovered in Afghanistan", 16 dicembre 1997;
Peters Gretchen, "Massacre prompt fears of ethnic escalation", Ap 15 febbraio 1998.
(16) Human Rights Watch Report, "Afghanistan: the massacre in Mazar-i-Sharif", novembre 1998;
Comunicato di Amnesty International, Londra 3 settembre 1998
(17) Oliver Burkeman, "America Forced Me Out", The Guardian, Londra, 31 Luglio 2002
(18) "Le menzogne di Bush sul massacro di Mazar. Intervista a Jamie Doran", di Patricia Lombroso, Il Manifesto 3 settembre 2002
(19) Amnon Kapeliouk, "Sabra e Chatila. Inchiesta su un massacro" Edition du Seuil 1982 (CRT 2002). Il capitolo VI si apre con una frase pronunciata dall'allora primo ministro Begin, e condivisa da Sharon e dall'intero governo: "Dei non-ebrei ammazzano altri non-ebrei e si accusano gli ebrei!"
- Si veda anche il documentario di Fergal Keane "Sharon, l'accusato", GB 2001
- Importante infine l'inchiesta condotta da Alain Ménargues, corrispondente a Beirut dal 1982 al 1995 per Radio France, che nel libro "Les secrets de la guerre du Liban", recentemente pubblicato in Francia da Albin Michel, sostiene, sulla base di perizie balistiche, nuovi elementi ed indizi allora trascurati, che i primi ad entrare nei campi profughi furono i soldati israeliani dell'unità speciale Sayyeret Matkal, quella ancora oggi impiegata negli "omicidi mirati" di dirigenti palestinesi. Secondo Ménargues, gli israeliani avrebbero ucciso a sangue freddo 63 persone, lasciando poi ai falangisti libanesi il compito di completare la "pulizia".
(20) John Pilger, "Propaganda nera", su Internazionale n. 467, 13 dicembre 2002
(21) Ha'aretz, Tel Aviv, 9 aprile 2002
(22) Ha'aretz, 12 aprile 2002
(23) Ha'aretz, 15 aprile 2002
(24) Vedi rif. a nota (21)
(25) Amnon Kapeliouk, "Jenin, inchiesta su un crimine di guerra", su Le Monde Diplomatique, maggio 2002
(26) Il Manifesto 29 aprile 2002
(27) Intervista ad un anonimo riservista israeliano, Yedioth Aharonoth, Tel Aviv, 19 aprile 2002
(28) "Dall'ONU non potrà venire nulla di buono perché l'ONU è un'organizzazione anti-Israele (...) E' stato predisposto tutto contro Israele in modo da incastrarci", dichiarazione di Gideon Meir, funzionario del ministero degli Esteri, su Jerusalem Post 24 aprile 2002
(29) Human Rights Watch, "Jenin: IDF Military Operations", Rapporto maggio 2002 in http://www.hrw.org/reports/2002/israel3/
Amnesty International, "Israel and the Occupied Territories Shielded from scrutiny: IDF violations in Jenin and Nablus", Rapporto novembre 2002, in http://web.amnesty.org/ai.nsf/recent/MDE151492002!Open
(30) Uri Avnery, "Jenin è la Masada dei palestinesi", Il Manifesto 20 aprile 2002
(31) Significativa la posizione di Shamir, uno dei falchi del Likud, premier ai tempi della prima Intifada: "Se Israele avesse dovuto rispettare le risoluzioni dell'ONU non esisteremmo più!"
Da un'intervista tratta dal documentario "Uprising", di Alajos Chrudinak, TV Ungherese 1988.
(32) Amnesty International, luglio 2002
Franco Pantarelli su Il Manifesto, 4 luglio 2002
(33) Richard Duboff, "Gli Usa, uno Stato fuorilegge", Il Manifesto 15 Febbraio 2002
(34) in Andrew e Leslie Cockburn, "Amicizie pericolose. Storia segreta dei rapporti tra Stati Uniti e Israele", Harper Collins NY 1991 (Gamberetti Editrice 1993)
(35) tratto dalle "storiche" dichiarazioni di Zbigniew Brzezinski, consigliere nazionale per la Sicurezza Nazionale dell'amministrazione Carter, all'Agenzia France Presse (Afp), 14 gennaio 1998 e 12 dicembre 2000: "E' vero, abbiamo fornito aiuti ai mujaheddin prima dell'invasione (sovietica dell'Afghanistan nel 1979). (É) Pentirmi di cosa? Quell'operazione segreta fu un'idea eccellente. Ebbe l'effetto di trascinare i russi nella trappola afghana e lei vorrebbe che me ne pentissi? (É) Cosa era più importante rispetto alla storia mondiale? I taliban o la caduta dell'impero sovietico? Un manipolo di musulmani esagitati o la liberazione dell'Europa centrale e la fine della guerra fredda?"
(36) René Backmann, "Camp David. Com'è andata veramente", Le Nouvel Observateur, tradotto su Internazionale n.422, 1/7 febbraio 2002.
Edward Said, "Quello che ha fatto Israele", su Internazionale n. 433, 19/25 aprile 2002
Foundation for Middle East Peace (http://www.fmep.org/maps/): tutte le mappe del processo di pace
(37) Dominique Vidal, "Israele contro Israele", Le Monde Diplomatique, gennaio 2002
(38) Nourit Peled, docente universitaria, scrittrice e pacifista israeliana, su Yediot Aharonot, Tel Aviv, 3 dicembre 2001.
(39) John Pilger, citato alla nota (6)
(40) Jason Vest "The Men From JINSA e CSP", The Nation, 2 settembre 2002
(41) Maurizio Blondet, "I duri della destra puntano ad influenzare la Casa Bianca", Avvenire - 4 ottobre 2001
(42) Ibrahim Warde, "Non ci sarà pace prima dell'avvento del messia", su Le Monde Diplomatique, settembre 2002
RIFERIMENTI IN INTERNET E INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
http://www.zmag.org/
Z Communications - The Spirit of Resistance Lives.
http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/index1.html
Le Monde Diplomatique in italiano.
http://www.phrusa.org/
Physicians for Human Rights (PHR) promotes health by protecting human rights.
http://www.phrusa.org/research/afghanistan/report_graves.html
Il rapporto di Physicians for Human Rights sulle fosse comuni a Mazar-i-Sharif.
Preliminary Assessment of Alleged Mass Gravesites in the Area of Mazar-I-Sharif, Afghanistan:
January 16-21 and February 7-14.
http://www.hrw.org/reports98/afghan/Afrepor0.htm
Il rapporto di Human Rights Watch sul massacro di Mazar-i-Sharif.
http://www.globalresearch.ca/
Centre for Research on Globalization, Montreal.
www.bushwatch.net/bushmillions.html
Bush Media Control - How Bush really made his millions.
http://www.couragetorefuse.org/defaulteng.asp
Il sito dei Refusenik, i soldati israeliani che si rifiutano di prestare servizio nei TT.OO.
www.phrmg.org
The Palestinian Human Rights Monitoring Group
www.cursor.org/stories/civilian_deaths.htm
Vittime civili in Afghanistan
A Dossier on Civilian Victims of United States' Aerial Bombing of Afghanistan: a Comprehensive Accounting.
http://web.amnesty.org/ai.nsf/recent/AMR510532002
Memorandum di Amnesty International su Guantanamo.
Crimini di guerra. Quello che tutti dovrebbero sapere, a cura di Roy Gutman e David Rief, Edizione Contrasto/Internazionale 1999.
Antonio Moscato, Cinzia Nachira, Israele sull'orlo dell'abisso, Edizioni Sapere 2000, 2002.
Noam Chomsky, Egemonia americana e Stati fuorilegge, Edizioni Dedalo, 2001.
Noam Chomsky, Terrore infinito. La questione palestinese dalla guerra del Golfo all'Intifada, Edizioni Dedalo, 2002.