Corpi scomposti, che arrancano in posture  innaturali, quando all'improvviso tutto si muove, ma non contemporaneamente

...si trasformano nel plastico movimento dei corpi, subito soffocato in goffi spostamenti sotto pesi e bardature ridicole, corpi costretti e non più liberati dall'esperienza del colore. Nessun gesto plastico da riproporre serialmente: doppi piani coesistenti in una sola inquadratura che non solo mantiene quinte sceniche, ma va a molteplici velocità, per aggiungere confusione a disorientamento.