Buenos Aires Viceversa Regia:Gonzalo Justiniano
Interpreti: Julio Jung, Pedro Vicuoa, Nelson Villagra, Jose Martinez
Produzione: Sidney Pollack, Phillippa Braithwaite
Distribuzione: CESPI-DerHumALC
Formato: 35 mm.
Durata: 90 min.
Provenienza: Chile
Anno: 1994


Un incontro casuale porta due uomini a ricordare un episodio che ha segnato per sempre le loro vite. Come sergente, un tempo, l'uno aveva umiliato l'altro, soldato semplice, obbligandolo a uccidere dei prigionieri politici in un campo di concentramento in mezzo al deserto. Su due livelli narrativi: l'incubo del passato e il presente che si dibatte tra memoria e oblio.

Valparaiso, Cile, primi anni Novanta. Nel paese sudamericano è tornata la democrazia. Ma è una democrazia imperfetta:Pinochet resta a capo dell'esercito e i militari, inquieti, minacciano rappresaglie in caso di condanna nei processi che li vedono imputati per la scomparsa forzata e l'assassinio di numerosi oppositori durante la dittatura. Il governo democristiano promuove la "riconciliazione nazionale", con lo sguardo rivolto al futuro e la ferm intenzione di dare un colpo di spugna sul passato. Vittime e oppressori convivono in un clima di apparente armonia che cela, in realtà, ferite aperte e rancori irrisolti.
«Non è importante ciò che si è vissuto ma ciò che si ricorda del vissuto», dice a Ramirez il sergente Zuñiga, che nel frattempo ha cambiato lavoro e identità. Insieme rivivono i vecchi tempi del deserto. Nel silenzio snervante del campo di concentramenteo, battuto incessantemente dal vento, guardie e detenuti condividono la stessa sorte. Un campionario di varia umanità lavora, soffre e solidarizza. Il detenuto Alvear mina le vacillanti certezze del capitano Mandiola, che ha ormai dimenticato contro quali nemici sta combattendo. Precipiterà in una lucida follia, istituendo improbabili feste patriottiche. A eseguire gli ordini, trasmessi con impersonale freddezza dalla ricetrasmittente, rimane Zuñiga. Qualcuno, del resto, deve fare il lavoro sporco.
Il sergente peró non è l'unico a praticare l'amnesia. Chi gli ordini li ha dati, adesso stringge la mano in televisione ai prigionieri di un tempo, come se nessuno si ricordasse di niente. Ramirez, invece, non ha dimenticato. La vendetta è è la sua ragione di vita. Ed è quella di Carrasco, un prigioniero a cui il soldato ha risparmiato la vita e con cui in seguito stringe un patto omicida.

(Duel, numero 63, pag.53,
di Lia Sezzi, 1998,)