Le rivendicazioni dei doppiatori viste dalla luna...
Idee, incontri e una lettera dalla nostra mailing-list
Ecco un breve resoconto del colloquio che abbiamo avuto con Sandro Piombo, segretario del Sindacato Attori. Di seguito, una risposta giunta in mailing-list ai punti sollevati dal suo intervento.
Sono riuscita a parlare con Sandro Piombo. Vi pre-avverto che lui e' un sindacalista ed e' TOTALMENTE dalla parte dei doppiatori (il che mi sembra ancora piu' interessante, ospitare anche l'altra campana).
Alla richiesta del perche' di questo sciopero, lui mi ha risposto che gli obiettivi che si perseguono di raggiungere sono tre, principalmente:
1) Il risanamento del settore che, mi dice, e' un vero disastro
2) Il raggiungimento di un vero e proprio contratto di lavoro, cosa di cui finora i doppiatori non han mai goduto, avendo sempre lavorato su commesse. Mi spiega che questo e' il punto piu' importante della controversia, al quali si son sentite rispondere solo con delle obiezioni di principio e mai di fatto
3) Il diritto di replica, che non e', a differenza di quello che sembrerebbe leggendo i giornali, il punto piu' importante.
Alla richiesta di una previsione sulla durata dell'agitazione (e quindi sull'uscita dei film) non si e' sbilanciato piu' che tanto, ma mi ha fatto capire che e' piu' che certo che i doppiatori la spunteranno: hanno il coltello dalla parte del manico (lui ha detto che hanno la ragione dalla loro...), e far uscire i film in originale coi sottotitoli significherebbe solo una perdita di denaro incredibile perche' ben in pochi li andrebbe a vedere. Anzi, mi ha detto chiaramente che lui e' contrario alla proiezione dei film sottotitolati, in primo luogo perche' la sceneggiatura dei sottotitoli e' sintetica ed impoverisce il film, secondo poi perche' il pubblico italiano, non abituato, si distrae e non riesce a seguire il film e contemporaneamente a leggere i sottotitoli.
Gli ho chiesto precise notizie sul film di Spielberg, e mi ha confermato che il film NON uscira' il 2 ottobre. Secondo lui neanche in versione originale.
Gli ho chiesto se questa non era secondo lui una bella occasione per proporre, come dicevo prima, la proiezione dei film in v.o. almeno una volta a settimana, mi ha risposto che secondo lui con l'aumentare dei multisala la cosa potrebbe essere tranquillamente possibile.
Infine, gli ho chiesto lumi su "Il dottor Doolittle". Mi ha spiegato che in realta' mancavano poche battute per finire di doppiare il film e che quindi tutto il baillame che stanno sollevando i giornali e' eccessivo.
Questa risposta è giunta alla mailing-list di Expanded Cinemah.
Mi fa un po' specie trovarmi per la prima volta schierato dall'altro lato rispetto ai "lavoratori", mentre già altre volte ho trovato i sindacalisti schierati dall'altro lato (Cofferati non ancora segretario fu raggiunto da alcune castagne lanciate da un settore di Piazza San Carlo non molto distante da dove mi trovavo io con i miei compagni di lavoro, che lui avrebbe dovuto tutelare): voglio dire che non è detto che il ruolo che ricopre possa davvero essere considerato corretto e che invece non si possano trovare più ragioni presso i cosidetti "crumiri", che vista la condizione del settore probabilmente formano cooperative autonome e non trovano commesse per la forza degli Amendola&C.. Non solo: i comparti merceologici non sono poi così diversi in regime capitalistico e posso assicurare che la maggioranza dei miei molti compagni di lavoro che sono scappati dalla Grande Famiglia per creare cooperative che operano su commessa erano compagni ai quali era impedito di crescere all'interno, mentre la maggioranza dei rimasti sono per lo più berluschinidi. La stessa CGIL sta valutando l'opportunità di aprire sindacati di settore che tutelino i diritti di chi lavora a commessa.
> Alla richiesta del perche' di questo sciopero, lui mi ha risposto
> che
> gli
> obiettivi che si perseguono di raggiungere sono tre, principalmente:
>
> 1) Il risanamento del settore che, mi dice, e' un vero disastro
Appunto. Ma questo significa denunciare lo scempio mafioso delle famiglie e additare al pubblico ludibrio tutti i casi in cui si distrugge un'opera d'arte attraverso le voci orfane di una buona scuola di dizione
> 2) Il raggiungimento di un vero e proprio contratto di lavoro
Ma come? A noi vogliono stracciare ogni contratto nazionale, con la solita scusa dei lacci e lacciuoli e questi nababbi pretendono di ottenere ulteriori privilegi? Poi sono d'accordo che sarebbe opportuno il Contratto, ma per tutelare i più deboli (quelle cooperative vessate) e non questi delinquenti.
> cosa di cui
> finora i doppiatori non han mai goduto, avendo sempre lavorato su
> commesse.
Lavorare a commessa ha sempre comportato un guadagno spaziale a fronte di impegni e responsabilità maggiori. Non è che hanno scatenato tutto ciò perché i mafiosi sentono il fiato sul collo di queste cooperative, forse con meno pretese?
> Anzi, mi ha detto chiaramente che lui e' contrario alla proiezione
> dei film sottotitolati, in primo luogo perche' la sceneggiatura dei
> sottotitoli e' sintetica ed impoverisce il film,
Mentre spesso il doppiaggio travisa
> secondo poi perche' il
> pubblico italiano, non abituato, si distrae e non riesce a seguire
> il
> film
> e contemporaneamente a leggere i sottotitoli.
Solita tesi del popolo bue e della nazione di ignoranti.Finché gli oligarchi potranno attribuirsi un po' di potere senza il controllo dei governati, ovviamente tenderanno a imporre l'ignoranza di stato per legge. Probabilmente abituandolo gradualmente il popolo bue potrebbe crescere (oggi durante la pausa pranzo ho innescato una discussione proprio sul doppiaggio: nessuno ne sapeva nulla e comunque i miei interlocutori non hanno abitudine alla sottotitolazione, ma non si sono ritratti inorriditi di fronte alla possibilità di ritrovarsi gli schermi sconciati da scritte), ma loro (gli oligarchi) rischierebbero il cadreghino.
> Gli ho chiesto se questa non era secondo lui una bella occasione per
> proporre, come dicevo prima, la proiezione dei film in v.o. almeno
> una
> volta a settimana, mi ha risposto che secondo lui con l'aumentare
> dei
> multisala la cosa potrebbe essere tranquillamente possibile.
E allora chiediamo che in calce al contratto dei doppiatori si prendano impegni a prevedere la versione sottotitolata di ogni film straniero non di cassetta.
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