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Cita i Public Enemy come miglior gruppo, anticipando uno dei più improbabili omicidi della storia del cinema (attraverso i tubi dell’acqua, come suggerito dai cartoons, sempre prolettici); ciò che più si avverte nell'uso della musica è l'esagerazione dei toni più irridenti e la scansione del ritmo, soprattutto nelle scene di combattimento e di allenamento. Conferisce leggerezza zen alle riprese prima ancora che alle movenze. Ma i momenti di maggior evidente collocazione all'interno di una tradizione di combattimento a viso aperto, che accomuna I sette samurai con Yojimbo sono dati dal duello finale, tipicamente western, e dalla strage nella villa-tana del nemico (ranch del despota nell'epopea della frontiera americana), dove l'eroe brandisce la rivoltella come una spada, ricalcando le positure accennate sul terrazzo nelle esercitazioni, altro stereotipo di addestramento presente in moltissimi western.
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