Aspetto non secondario è la successione che quegli apparati corporei, mostrati a vista senza l'involucro, adottano per scomparire: a cominciare da muscoli e dall'apparato circolatorio, assistiamo alla decomposizione di un corpo, del quale rimane l'essenza invisibile, la parte soffocata dalla facciata sociale che viene meno nel momento in cui la comunità è esclusa da qualunque giudizio e si rivela come vendicativa, rancorosa. Una corrispondenza alla parte oscura dell'uomo che è chiusa dentro un corpo, ed è senz'altro una parte inalienabile. Quindi il "ritorno" (l'inversione da crackare) si configura come resurrezione impossibile di un morto, che era già tale nel momento in cui si isolava dal mondo per seguire i suoi studi (Linda lo ribadisce con allusioni anche alla soddisfazione sessuale del loro passato rapporto: "Anche allora tu non c'eri").

Un destino di inesistenza che il delirio di onnipotenza rende insopportabile.

"Una foto vive in rapporto ad un'altra immagine che c'è stata un tempo, un oggetto, una persona. La foto è un oggetto che ha una relazione con un soggetto che si è perduto. E quindi è in relazione anche con la morte. si muore due volte, una prima volta e una seconda volta quando qualcuno guarda una fotografia e non si riconosce". (Christian Boltanski)

Dunque come si vede qualunque aspetto del film riconduce al dramma che si crea tra il mondo esterno a noi con il nostro interno quando non esiste più un confine "fisico" tra i due mondi. Di nuovo come in O Fantasma si ripropone il corpo reso ectoplasmatico: curioso che in entrambi i casi sia il lattice che avvolge i due corpi come a volere dare un simulacro malinconico dei due soggetti proiettati verso l'affermazione di sé e di una forma di libertà pericolosa, una forma anarco-prevaricatrice. Gli indumenti intimi di Linda, color carne, svolgono la stessa funzione e segnalano in lei la presenza in forma positiva della possibilità di una simile evoluzione: ha i numeri, ma forse potrà controllare meglio i propri desideri. Ancora una volta la donna è più sicura, stabile, possiede un universo di riferimenti che le consentono di non sclerare.