Significativo l'inizio sul topo.
la passeggiata iniziale del topo ripresa frontalmente riconduce subito a
Il Miglio Verde.

Topo - uomo sembra essere diventato uno schema classico. Questo tipo di simbiosi si accentuerà nel corso del tempo, destinato come è questo pianeta ad essere popolato dai soli animali in grado di adattarsi a cemento e radiazioni varie. Il topo non vive le nostre città da animale emarginato, ma rivendica la titolarità di cittadino intelligente e prolifico, integrato perfettamente in quello strano fumetto futurista che il mostro mondo è diventato. Che voglia anche votare? In qualità di emigrato all’estero o di immigrato dall’estero?

Bestiola che riassume in sé il concetto di laboratorio, che è il vero luogo simbolo del film: fuori dal mondo esterno, cavernoso, sprofondato in fondo ad una fossa di ascensore, che consente di citare un vecchio film olandese (L'Ascensore, De Lift, 1983 di Dick Maas, appunto un olandese). Il laboratorio e le sue cavie, espressioni di una realtà lontana, nella quale sembra eccitante poter dire alla propria ex fidanzata alle 3 di notte: "Ho crackato l'inversione".

Il termine inversione è contemplato da Casetti e Di Chio in Analisi del film tra le trasformazioni come variazioni strutturali nell'ambito delle componenti narrative : "l'inversione è quel tipo di variazione strutturale in cui la situazione iniziale si rovescia, all'arrivo, nel suo opposto. Qui non si completa, né si risolve, ma semmai si ribalta ciò che apparentemente era dato per scontato: si passa allora da A a -A, che ne rappresenta la negazione e il capovolgimento. E' il caso delle narrazioni con finale a sorpresa..." In questo caso l'inversione, il rovesciamento, sono repentini. Non accadono a sorpresa alla fine, ma all'inizio del film. Questo aggiunge al film una sostanziale instabilità emotiva, e i primi segnali ambigui e inquietanti che frantumano il clima di belli e bravi. Il nucleo centrale dell'inversione è la pura rappresentazione del fantasma, con la sua libido che finalmente si libera per diventare azione e agire sugli oggetti-corpi del desiderio.

Sulla bellezza fisica è opportuno un discorso a parte, ci sono scelte dei caratteri somatici che hanno il gusto dell'artificialmente perfetto come i giovani protagonisti di Starship Troopers. Questo dipende dal modello di riferimento: guardatevi gli attori che interpretavano i film della Hammer (e pure qualcuno della Universal) negli anni 1948-1960, incarnano esattamente il prototipo del giovane bianco americano sano; il casting, in Verhoeven, è evidentemente un'operazione metalinguistica; globalmente l'esito di Starship Troopers risulta forse migliore.