New York C. - 2002

 


Nürnberg - 1935

L'idea era quella di imitare Speer, Riefenstahl, o (ammesso che ci sia una differenza) il congresso del NSDAP del 1935?
Fatto sta che ad Aprile i FASCI di luce sono stati spenti, non sappiamo se per pudore o per problemi di consumo o, come obiettavano anche i militari zittiti da Goebbels, per paura che si trasformi in un richiamo per attacchi aerei. Negli USA, però si continua a sperare che il "Tribute of light" torni a rifulgere.
Certo, le due colonne solitarie sembrano solo le vestigia della "Cattedrale di luce" (Lichtdom) di Speer e Goebbels; dove c'era una competizione fra il cinema e l'architettura (che si fece di luce), oggi c'è solo la testimonianza del vuoto di immaginario, un vuoto che si manifesta nelle censure della prima ora, quando le torri divennero tabù (per esempio nello sfortunato SpiderMan), ma anche nella meccanica risposta di Hollywood alla "chiamata alle armi" dei ragazzi della CIA; perfino nella patetica coazione a ripetere della famiglia Bush sull'asse Iraq/elezioni (a una campagna elettorale a suon di bombe partecipò anche Clinton, per rimanere solo sul passato prossimo); oppure nella freddezza non ispirata dello Spielberg di A.I., contrapposta alle ben diverse devastazioni di 1941 o all'illuminante raggio invertito che dal cielo (l'astronave) raggiungeva la terra in Incontri ravvicinati: ipotesi di contatto, di convivenza, di esperienza superUMANA. Ad ANNI-LUCE dal fallito tentaivo di elaborazione di un lutto senza memoria, di un'epica senza storia.