Frattali7. Immagini lontane sempre presenti

Ipotesi: l’immagine vive uno stato di sospensione in un universo atemporale, scalfito soltanto dalle innovazioni tecnologiche, che datano le soluzioni messe in atto volta per volta.

Senz'altro si può essere d'accordo che la dimensione temporale costituisce la rilevante differenza tra i due tipi d'immagine (fotografica e digitale).
Un tempo fisso, immobile, tuttavia è, per così dire, aderente ai corpi organici che sono stati una volta. Attenzione però perché anche l'immagine digitale (non è mai stata, ma è...) è inevitabilmente legata ad un tempo, un tempo che forse ci spaventa perché ci oltrepassa e supera.

Un presente congelato, come in un incubo o come un meccanismo inceppato che non evolve, a meno che si ripropongano i frattali, che però non ebbero fortuna ai primordi della informatica di massa, forse perché l'intervento creativo era ridotto al minimo e gli effetti aleatori non
riproducevano un universo "interessante": mancava il plot, un po’ come nelle invenzioni televisive di quest'estate nelle quali si sbircia 24 ore su 24 in una casa dove una normalissima persona si annoia in compagnia di sconosciuti che non vede.

Truman Show