Expanded Cinemah Home Page
Pulsanti Navigazione 1
Pulsanti Navigazione 2
Pulsanti Navigazione 3
Scrivi un messaggio
Links
Titolo Pagina

55ª Mostra Internazionale del Cinema
di Venezia
Alle recensioni

Ferrara si sveglia a mezzanotte
Martedì 8 settembre, Venezia

Non c'è dubbio che "New Rose Hotel" di Abel Ferrara sia il film del giorno. Purtroppo per il regista, lo è più per i tafferugli che lo hanno accompagnato che non per il valore del film. Proiezione per la stampa prevista per le 22:00 al Palalido, già dieci minuti prima la sala è strapiena e il servizio d'ordine chiude i cancelli. Ma in mezzo ai giornalisti rissosi che protestavano a gran voce per esser rimasti fuori, c'erano anche quelli geniali che sono entrati di soppiatto dalle uscite di sicurezza. L'organizzazione della Mostra non ha perso l'occasione per fare l'ennesima brutta figura: alle 22:00 irrompe in sala la polizia pretendendo che tutti si esca dalla sala. Sì, come no! Tra fischi, grandi risate, Enrico Ghezzi che gira tra le poltrone e riprende con una telecamera minuscola promuovendoci tutti attori di una delle prossime puntate di Blob, il tempo passa, il servizio d'ordine capisce che non può venire a capo di nulla ed il film inizia. Con circa venti minuti di ritardo.
La giornata, piovosa, era iniziata con la visione di "Crash Proof" di Paul Tickell, perdibilissimo film irlandese con le solite bande giovanili nella solita Dublino (ben fatto, ma tutto terribilmente già visto), ed era continuata nel pomeriggio con il giapponese "Beat", di Amon Miyamoto. Un film ambientato a Okinawa che ci mostra i difficili rapporti tra americani e giapponesi (curioso che l'unico soldato americano di cui si sa il nome si chiami Ryan...) attraverso una serie di immagini bellissime: il regista dimostra di avere una padronanza assoluta della mdp, anche se ci convince poco l'uso di musiche ormai inusabili, tanto sono legate a pellicole entrate definitivamente nella storia del cinema ("La gazza ladra" di Rossini). Pomeriggio orientale, terminato questo film vado a vedere "Chao ji guo min", del taiwanese Wan Jen. Sono uscita dopo circa mezz'ora, e penso che la colpa non sia solo del film ma soprattutto per la pessima resa dei sottotitoli, completamente fuori campo e zeppi di errori grammaticali: una storia già difficile da seguire, in questo modo diventata impossibile.
Mi sposto al Palalido, e prima del "Ferrara affaire" mi imbatto in un divetentissimo film italiano, "L'odore della notte" di Caligari, con Valerio Mastandrea. Ambientato negli anni '70, è la storia di una banda di ladri d'appartamento particolarmente sprovveduti. Zeppo di battute esilaranti, il film strappa applausi in continuazione, e ci rimette in parte in pace con cinema italiano qui a Venezia.
Dopo "New Rose Hotel", decido di tirar tardi e mi vedo anche "Out of Sight", divertente action movie dal regista di "Sesso, bugie e videotape". Un film senza nessuna pretesa, con protagonista Mr. E.R. George Clooney, adattissimo per quell'orario... ovviamente, anche qui, venti minuti di ritardo. Ma ormai nessuno protesta più; la stanchezza ha vinto su tutti.

Federica Arnolfo


 

| reporter | nearDark | cineCittà | giàCarta |
| perTurbare | gli Spostati | le stanze |
| lavoriNcorso | cineForum | links |