"Il lavoro di un regista è la peggior specie di suicidio. E non tanto perché girare un film porta a consumare delle energie, quanto a liberarle: le energie che si possono donare ad un film sono enormi. Per come la concepisco io, fare un film è qualcosa di particolarmente impegnativo o stancante, è quasi una tortura, è un gesto militante e faticoso all'estremo. Io credo che un regista sia una specie di guida di un gruppo di matti e che può condurre questo gruppo solo se consuma sé stesso fino in fondo. E' un cammino infernale. Io non mi sono mai risparmiato."

"Nella mia famiglia nessuno si era mai occupato di arte. Non era scritto da nessuna parte che avrei dovuto lavorare nel cinema. Mi ci hanno portato a forza, al cinema — o meglio mi hanno mandato a scuola ad imparare, perché avevano paura che se non avessi imparato qualcosa avrei potuto prendere una brutta strada. Piano piano la cosa ha iniziato a piacermi, ho cominciato a vedere il cinema come un mondo estremamente affascinante che valeva la pena di essere scoperto. La prima cosa che non mi è stato facile capire è che un film altro non è se non la somma di tante piccolissime immagini messe in serie una dietro l'altra e nella quale esistono due possibilità estreme: una è quella di riprodurre la realtà in modo squisitamente meccanico, un'altra è quella di riproporla diversamente, ricreandola in un mondo fantastico (…). Ogni piccolo segmento deve provocare una vera emozione."

"Chi si occupa di cinema non accetta di vedere la realtà così come è, ma la vuole un po' cambiare, la vuole vedere da un'ottica diversa."

"Fare un film deve derivare da una necessità impellente che noi abbiamo. Esiste una fase nella vita di un regista quando pensa, magari dopo le prime lezioni di cinematogeafia, che con una mdp in mano può cambiare il mondo. Il modo migliore per iniziare è fare qualcosa direttamene legato ad una propria esperienza interiore. E questo perché fare un film è un'azione che scava dentro ed aliena chi la fa. E' molto importante allora che l'autore abbia dentro di sé basi solide, perché se non le ha rimane completamente solo, e la solitudine è terribile quando la mdp inizia a girare e non si può tornare indietro."

" Tutte le volte che giro un film penso che sia l'ultimo. Poi passano dei mesi, allora comincio a pensare a come sarebbe bello fare un film, penso ad un cane che abbaia, ad un bambino che si sporca la bocca con la marmellata, e che intanto sta guardando un aereo che vola, e allora provo delle emozioni e mi sembra di cominciare a girare."

 

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