NearDark
database di recensioni
Per ricercare nel database di NearDark, scrivete nel campo qui sopra una stringa di un titolo, di un autore, un paese di provenienza (in italiano; Gran Bretagna = UK, Stati Uniti = USA), un anno di produzione e premete il pulsante di invio.
È possibile accedere direttamente agli articoli più recenti, alle recensioni ipertestuali e alle schede sugli autori, per il momento escluse dal database. Per gli utenti Macintosh, è possibile anche scaricare un plug-in per Sherlock.
Visitate anche la sezione dedicata all'Africa!
Stella solitaria - Lone star Anno: 1996 Regista: John Sayles; Autore Recensione: Luca Aimeri Provenienza: USA; Data inserimento nel database: 06-11-1997
Con Chris Cooper, Elizabeth Pena, Kris
Kristofferson, Matthew McConaughey, Frances McDormand. Usa.
Dur.: 2h e 15'.
BORDERLINE. Una cittadina statunitense di frontiera, sul
confine tra Texas e Messico; oggi. Vengono ritrovati uno
scheletro ed una stella da sceriffo; sicuramente un
omicidio; probabilmente tutto ciò che resta di
Charlie Wade, sceriffo corrotto scomparso trentasette anni
prima; ieri. Sam Deeds, sceriffo figlio del leggendario
Buddy Deeds (che rimpiazzò all'epoca Wade), indaga;
oggi. "Ieri" come "oggi", la cittadina di Frontera
rappresenta un crogiuolo di razze (anglo-americani, neri,
indiani, ispanici...) potenzialmente esplosivo: parte per il
tutto del melting-pot statunitense. Tre sceriffi: Charlie,
Buddy e Sam; tra ieri ed oggi, in un solo spazio di
Frontiera: un punto qualsiasi di una linea di separazione
stabilito dagli uomini, dalla Storia.
NOIR. NON LASCIARE RIPOSARE I MORTI. Noir di confine per
ambientazione e rispetto al genere, che nasconde una
meditazione sul senso della storia, sui meccanismi... Una
metafora demistificante ad hoc per la storia degli States,
ma che risulta non meno valida per la Storia in generale, e
per la storia personale di ogni uomo. Nel dettaglio, per un
uomo: Sam Deeds. Sam, figlio di Buddy-la-Leggenda a cui
proprio oggi i cittadini dedicheranno un monumento alla
memoria: Buddy Deeds, l'eroe che ha allontanato l'iniquo
Wade dalla città; Buddy Deeds, il giusto che in nome
dell'equità appianava ogni scarto; Buddy, la
giustizia, il buon senso, la correttezza: Il Buon Americano,
Lo Sceriffo. Sam indaga su suo padre: presenza ingombrante -
come ogni eroe; Sam indaga su una fetta di passato: passato
ingombrante - come ogni passato; Sam indaga: ed un'indagine
è sempre ingombrante, scomoda. Come dice un indiano
nel film: quando scoperchi una scatola non sai mai cosa puoi
trovarci dentro: se poi ti trovi in un deserto puoi trovarci
un serpente a sonagli... Ma solo affrontando il passato,
svelandone i segreti, sondandone i misteri, si riesce a dare
pace ai fantasmi, a farli scomparire. E' un rischio: ma solo
così facendo si riesce ad azzerare il contatore e
ricominciare da capo.
TEMPO PERDUTO. Sam apre la sua scatola del tempo. Ma il
Tempo di Sam è lo stesso di Buddy, di Wade, e di ogni
cittadino. La scatola del tempo è la scatola dei
ricordi: per indagare bisogna ricostruire, cercare frammenti
incastrarli incollarli. Ieri e Oggi senza soluzione di
continuità: canicolare, torrida, Frontera si rivela
un luogo magico popolato dai vivi e dagli spettri dei morti;
uno spazio sospeso in cui gli estremi combaciano, in nome di
un equilibrio a rischio. Sayles dà lezioni di
flashback: ha qualcosa di prodigioso il lavoro formale
attraverso il quale regista e la troupe hanno ottenuto
l'effetto di linearità - senza stacchi - tra presente
e passato remoto; un movimento di macchina, una panoramica,
un carrello, e gli ambienti mutano, gli interni cupi ed
opprimenti diventano esterni desertici ed accecanti, gli
adulti tornano bambini, i volti ringiovaniscono per poi
reinvecchiare immediatamente dopo, le rocce fanno spazio ai
canyon ed infine ai fiumi... spazi tempi personaggi:
mutevolezza allo stato puro, proiezione di
un'interiorità che non è solo di Sam, ma si
rivela a poco a poco dell'intera comunità. Ognuno ha
i suoi misteri, ricordi, elementi di una verità che
è meglio dimenticare perché, in fondo,
è grazie alla mistificazione che si può
credere nella giustizia.
NOIR. WESTERN. SOAP-OPERA. Ma Sam tira dritto per la sua
strada: ha un obiettivo che è al contempo più
obiettivi - restituire gli eventi alla verità,
ridimensionare la leggenda del padre per renderne la figura
più accettabile ai propri occhi, capire perché
la sua vita è quella vita, aprire gli occhi degli
altri alla realtà che lui, da perdente come si sente
e da outsider come è considerato, ha visto... E
dunque, dritti dritti nel passato, nel mito: il noir diventa
western. Tre sceriffi, tre tipologie: l'eroe tipicamente
western, Buddy Deeds, con tutti i suoi lati oscuri ben
nascosti dal fulgore di una stella lucida di eroiche azioni,
salvatore della città dopo aver cacciato Wade (il
western epico?); il violento Wade, responsabile di soprusi,
eppure villain istituzionalizzato ed accettato dal Governo
perché strumento di conquista e di ordine in una
situazione a rischio (il western dalla parte degli
indiani?); il moderno anti-eroe, per cui la vera sfida non
sta nel confronto con il presente, ma nel riuscire ad
accettare un passato che grava sulle sue spalle con un
carico di colpe dei padri (del padre), che non si scontra
con un nemico esterno, ma interiore... (in una cittadina
statunitense di frontiera, sul confine tra Texas e Messico;
oggi). "Stella Solitaria" è la storia di Sam; ma non
è una storia unica...: è anche la storia di
ogni altro cittadino di Frontera, perché tutti hanno
qualcosa da nascondere, qualcosa che preferiscono
dimenticare, qualcosa che i figli è meglio che non
sappiano ecc. Esattamente così, la Storia è un
intreccio di tante sottotrame tutte simili per argomento,
magari differenti per sviluppi: c'è sempre un colpo
di scena che ha dell'incredibile, una svolta che è
assolutamente inverosimile - ma la storia, lo show, deve
andare avanti, probabilmente/potenzialmente all'infinito:
come una soap-opera.
|