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Buddy Boy
Anno: 1999
Regista: Mark Hanlon;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 06-09-1999


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Visto a Venezia 99

Buddy Boy
Di Mark Hanlon
Con Aidan Gillen, Emmanuelle Seigner, Susan Tyrrell, Mark Boone jr.

Un ragazzo chiuso ed introverso, che sfoga la sua solitudine spiando i vicini (meglio, una vicina); una madre alcolizzata, violenta, volgare; una ragazza strana, anch'essa molto sola, persa tra la pratica di un "vegetalianesimo" strettissimo e crisi epilettiche più o meno frequenti. Incontri difficili, sovrapposizioni continue tra ciò che appare e ciò che è, ciò che si guarda e ciò che si immagina: la realtà di Francis è quella spiata o quella sognata o quella vissuta? Gloria è la dolce ragazza vegetariana che Francis frequenta o la falsa pervertita che divora carne in piena notte e massacra i suoi amici (tanto per parafrasare un altro film appena visto alla Mostra, "la bruttezza è nell'occhio di colui che guarda", da "Eye of the Beholder")? Che distacco c'è tra l'occhio esterno e quello interno?
Si torna a parlare di voyeurismo, alla 56a Mostra del Cinema di Venezia. E in questo film il "guardare senza essere visti" diventa una necessità, l'unico modo per sopravvivere. Ma la voglia di stupire a tutti i costi ribaltando in continuazione le premesse su cui si basa la storia diviene alla fine noiosa nonché inutile, e il film perde, giocoforza, tutta la carica eversiva che ancora avrebbe potuto avere. Perso nel mostrare in continuazione come ognuno dei personaggi sia l'esatto contrario di quanto ci aspetteremmo, il regista sfiora appena dei caratteri che meriterebbero un ben più serio e generoso approfondimento. E la chiusa ci è sembrata del tutto inadatta ed incongruente rispetto al resto del film. O forse no, visto che ancora una volta è l'esatto contrario di quanto ci aspetteremmo...