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Black and White Anno: 1999 Regista: James Toback; Autore Recensione: Federica Arnolfo Provenienza: USA; Data inserimento nel database: 22-11-2000
Untitled Document
Black & White
Di James Toback |
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IO NON SONO CIO' CHE SONO |
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"Sono solo un ragazzo che viene dalla strada
e cerca di tirare avanti, fare musica e vivere una vita migliore"
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Rich Bower è un ragazzo nero dei nostri giorni, cresciuto nell'ambiente
della microcriminalità newyorkese e che cerca di rifarsi una vita
avvicinandosi al mondo dei bianchi come impresario di musica Hip-Hop. Rich
Bower rappresenta un simbolo per molti adolescenti bianchi di classe medio-alta
che, affascinati dalla cultura nera e dalla loro musica, si avvicinano ai
loro coetanei neri.
Il film si apre con un trio di giovani avvinghiati e seminudi, di nuovo
"two girls and a guy", ma stavolta il ragazzo è nero. |
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IO NON SONO CIO' CHE SONO |
"Se sei nero, ti puoi schiarire? Se sei bianco,
ti puoi scurire?"
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Tanto gli attori che interpretano i personaggi quanto i personaggi stessi
sono icone che cercano di disfarsi dell'immagine per la quale sono riconosciuti:
Brooke Shields nei panni della videomaker che studia il fenomeno Hip-Hop
è quasi irriconoscibile con quelle treccine e quello smalto nero
sulle unghie. Il suo personaggio, Sam, è una donna che fa l'uomo,
che ha sposato un gay (Robert Downey jr.), che cerca di penetrare in una
cultura che non le appartiene. Ben Stiller è un ex corrotto che cerca
di rifarsi una vita come poliziotto. Claudia Shiffer è una studentessa
di antropologia: una figura che siamo abituati a vedere spesso sui media
ma mai a sentirla parlare, nel film parla parla parla... una volta di troppo.
E che dire di quel Mike Tyson sempre in crisi con la legge che si improvvisa
consigliere di un ragazzo che ha problemi con la legge? |
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IO NON SONO CIO' CHE SONO |
"Non trovo più il mio orecchino da naso!"
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Ma i bianchi vogliono davvero diventare neri o ciò che cercano
è un perduto senso di appartenenza. La bionda Charlie si diverte
a fare sesso con Rich, ma poi si guarda bene dal mollare il fidanzato bianco
e borghese... allora han forse ragione i due ragazzi neri quando lamentano
che i bianchi dicono di invidiare i neri perché hanno il "cazzo
più grosso" mentre invece il vero motivo è che gli invidiano
la maggiore ed ineguagliabile energia vitale? |
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IO NON SONO CIO' CHE SONO |
"Perché non te ne torni da dove sei venuto?"
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Già, ma dove? I confini della appartenenza tendono ad assottigliarsi,
in un mondo in cui forse l'unico davvero consapevole della propria identità
è il marito gay di Sam, Terry. |
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IO NON SONO CIO' CHE SONO |
"Quando ti guardi allo specchio, ti piace ciò
che vedi?"
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Anche Dean, vecchio compagno di scuola di Rich, cerca di cambiare la propria
vita, ma lo fa seguendo una strada sbagliata, lasciandosi corrompere...
dalla persona sbagliata. La verità è che non si capisce se
è più corrotto lui, chi lo corrompe, l'amico tradito che non
esita ad ingaggiare qualcuno (ovviamente bianco) per ucciderlo, o la fidanzata
chiacchierona che forse vuole solo approfittare dell'occasione per portarsi
a letto l'ennesimo ragazzo nero. |
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IO NON SONO CIO' CHE SONO |
"Non sempre le cose che vuoi fare sono quelle
che la gente si aspetterebbe da te"
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Ma è necessario uccidere per sentirsi un nero, come fa Will? Non
è una forma di razzismo anche questa? |
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IO NON SONO CIO' CHE SONO |
"I bianchi sono tutti diversi tra loro proprio
come i neri, non puoi fare di tutta l'erba un fascio"
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Nel film c'è una città, New York, ed una musica, l'Hip-Hop.
Il resto è un pullulare di differenze, non solo tra bianchi e neri
ma tra bianchi e bianchi e neri e neri. Toback riesce benissimo a rendere
il caos di questo magma adolescenziale perennemente in cerca di qualcosa,
forse un legame, forse un riconoscimento, e il miglior collante è
proprio quella musica che è tanto onnipresente da diventare uno dei
protagonisti principali del film. Lo stile disordinato, spesso sporco, sempre
avanguardistico che contraddistingue l'occhio di chi guarda (Sam, e il regista
attraverso di lei) è stato possibile grazie al modo assolutamente
personale di lavorare di Toback, che mai come in "Black & White"
ha mollato da parte la sceneggiatura ed ha lasciato che i personaggi esprimessero
sé stessi nel confronto con gli altri. |
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IO NON SONO CIO' CHE SONO |
"Voglio la pelle nera"
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Se il film vuole dire qualcosa probabilmente il momento chiave è
quando uno dei personaggi osserva che "Tutto sta nel riuscire a trovare
il talento dentro di te. Non si deve aver paura": il riappropriarsi
di una identità passa attraverso la riscoperta e l'accettazione di
sé stessi. |
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