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I tre giorni del Condor - Three days of the Condor
Anno: 1975
Regista: Sydney Pollack;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 04-12-2003


La grande guerra

I tre giorni del Condor. Sydney Pollack. 1975. USA.

Attori: Robert Redford, Faye Dunaway, Cliff Robertson, Max von Sydow, John Houseman, Carlin Glynn

Durata: 117'

Titolo originale: Three days of the Condor

 

 

Joe Turner lavora sotto copertura per la CIA con lo pseudonimo Condor, il suo compito è di leggere e catalogare romanzi scritti all’estero (anche se lui preferisce i fumetti), soprattutto i gialli e quelli di spionaggio, con l’effetto di immagazzinare maggiori notizie utili ai servizi segreti. Una mattina, fuori perché era il suo turno di procurare la colazione al dipartimento, trova tutti i suoi colleghi uccisi. In fuga, si mette prima in contatto con l’Organizzazione, ma al primo appuntamento cercano di uccidere anche lui, così sequestra una donna di nome Kathy e da questa si fa aiutare a sbrigliare le trame che lo vogliono vedere morto. All’interno della CIA, infatti, esiste una sorta di secondo polo interessato a colpire la zona del Medio Oriente per il solito petrolio. Intanto un sicario francese di nome Joubert è sulle sue tracce.

Tratto dall’omonimo giallo di James Grady (dove in verità i giorni del Condor sono sei) e sceneggiato da Lorenzo Semple Jr. e David Rayfield, il film di Pollack uscì proprio durante lo scandalo del Watergate che fece dimettere il Presidente Nixon e mise in discussione la lealtà della CIA. Pur trattandosi di una spy story, pur centrando il problema della corruzione dei servizi segreti e dei loro obiettivi, in realtà questo film pone l’accento sulla figura di Condor (Robert Redford) e della sua condizione di uomo solitario e della sua impossibile battaglia contro il mondo. Il finale la dice lunga sul pessimismo del regista che fa domandare a Higgins (Cliff Robertson), dopo che Joe ha depositato il dossier al NY Times “Sei sicuro che sarà pubblicato?”, lasciando intendere che quello che il Condor ha scoperto altro non è che l’ennesimo puntino che il sistema è in grado di nascondere, disintegrare, far scomparire, cancellare (come la squadra di derattizzazione che è inviata sui luoghi degli omicidi per cancellare ogni traccia dei collaboratori della CIA). Ritmo serrato, regia pulita che ricalca i tratti fondamentali del genere, musiche di Dave Grusin, fu una delle prime e più fortunate produzioni De Laurentis sul suolo americano. Faye Dunaway è la splendida Kathy, la donna che s’innamora di Robert Redford, ma che è anche disposta a perderlo. Max von Sydow è Joubert, l’elegante mercenario di Stato che alla fine solleva Turner dagli impicci solo perché ha ottenuto un’offerta migliore. Forti rimandi hitckockiani, il Condor è chiaramente un personaggio che si ritrova coinvolto in affare più grosso di lui e senza saperne il perché.

 

Bucci Mario

        [email protected]