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L’attesa del maggio
Anno: 2014
Regista: Simone Massi;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 14-10-2014


Simone Massi è autore della bellissima e citazionistica sigla della Mostra del cinema di Venezia dal 2012. Quest’anno presenta un corto dal titolo L’attesa del maggio. I suoi corti sono stati selezionati per i festival del cinema di sessanta paesi al mondo e ha vinto ben 229 premi. (1) Non lavora sul computer. Progetta sulla carta usando la tecnica della sottrazione. Copre il foglio di nero e poi gratta, toglie, elimina. Alla conclusione ecco apparire il disegno nel foglio. Una tecnica difficile, lunga, laboriosa ma efficace e adatta a produrre lavori unici, delle opere d’arte, queste tavole sommate formano il film. La tradizione, il ricordo, le radici della propria vita sono le visioni dell’autore. Nonostante la fama mondiale, Simone Massi è nato e ancora vive a Pergola, nell’entroterra pesarese, dove le tradizioni contadine hanno segnato la nascita del posto. Quel mondo appartiene a Massi e c’è lo riporta in vita con il suo stile, con il suo linguaggio. Nei disegni appaiono i maiali, prati, anziani, chiese, processioni e lo stesso Massi con il suo simbolismo, la sciarpa rossa – il solo oggetto colorato – e Pergola. Pergola èla sua città, con la sua miniera zolfo, luogo di un lavoro duro, ma anche di tante lotte e movimenti sindacali e popolari per ottenere una dignità nel lavoro. Compaiono perfino elementi fantasiosi come un elefante. Il montaggio è simile a quello usato per la sigla della Mostra. Da una porzione, un dettaglio dell’immagine appare un nuovo disegno. Un lungo e dinamico montaggio, capace dal primo abbozzo a portarci dentro un mondo. È tutto come grande panoramica nel tempo e nello spazio. (1) http://www.simonemassi.it/index.php?menuid=2&contid=6