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Enigma
Anno: 2001
Regista: Michael Apted;
Autore Recensione: Andrea Caramanna-
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 02-07-2001


Enigma

Enigma
Regia: Michael Apted
Sceneggiatura: Tom Stoppard, tratto dal romanzo di Robert Harris
Fotografia: Seamus McGarvey
Montaggio: Rick Shaine
Produzione: Lorne Michaels, Mick Jagger
Interpreti: Dougray Scott (Jericho), Kate Winslet (Hester), Saffron Burrows (Claire), Jeremy Northam (Wigram),
Origine: USA 2001, 118 min., 35mm

Visto al Taormina FilmFest 2001

La maggiore ispirazione di Enigma consiste nell'avventuroso viaggio tra le pagine di un romanzo di genere. Sfogliarle lentamente, perché nella lettura si addensano i particolari, i segni variabili che nella durata si accumulano facendoci dubitare di una direzione che aveva preso il racconto nella nostra immaginazione di lettori. Così la fantasia del film appare immediatamente scissa, nell'inequivocabile percezione soggettiva di Tom Jericho, tra presente e passato. Un passato luminoso con la presenza di una donna bellissima, Claire, che appare quasi come una figura angelica ed un presente buio ed oscuro in cui la percezione del mondo esterno è infida, di sconfitta e tradimento. Questa doppia trama è legata alla storia che è enigmatica quanto i vari nomi dei codici usati dagli schieramenti bellici, quelli tedeschi contro gli alleati nella seconda guerra mondiale. Crittografie astruse e perfide come Shark, Dolphin, Kestrel. Si tratta di assistere al gioco dell'intelligenza o del talento matematico (universitari di Cambridge) che tentano i più incredibili artifici per organizzare i meccanismi della guerra. Che ci appare, già nella ricostruzione storica di cinquant'anni fa una macchina performante ed anche ingombrante, i cui margini di perfezionamento servono per vincere un premio che forse non esiste. La salvezza di un paese? l'occultamento o la scoperta di una strage? C'è qualcosa di sordidamente folle nel viaggio tra le spie, soprattutto quando il mondo dei servizi segreti è attraversato con quel sentimento drammatico della vita legata a un filo perché la rilevazione di un segreto può trasformarsi immediatamente in morte. Se Il Sarto di Panama di Boorman aveva parlato di regimi e connivenze politiche affaristiche internazionali con la parodia della spia perfetta, la caricatura dell'agente segreto, in Enigma tutto si lega, nella confusione dei sentimenti articolati su fattori precipuamente umani ed il viluppo delle passioni erotiche. Insomma il film di Apted, focalizzandosi sulle minime sfumature dei personaggi alla fine ci intriga per tutti i non detti, nonostante un epilogo che tende a dividere più nettamente le parti tra buoni e cattivi, cosa che rovina probabilmente il senso di sospensione dell'intera opera. Lo stesso dicasi per le didascalie informative, i dettagli sul massacro di ufficiali polacchi a Katyn da parte del regime di Stalin e il lavoro del personale addetto alla decifrazione dei codici. Nel discorso e nella bellezza del film tutte queste informazioni appaiono del tutto irrilevanti come se il cinema per una sua strana ambigua, misconosciuta, indecifrabilità, si sottraesse e ne potesse sempre fare a meno. I cultori delle meticolose revisioni e descrizioni storiche saranno probabilmente contrari.


Conferenza stampa con Victoria Pearman (produttrice esecutiva), Dougray Scott (attore)


Cosa sapeva dell'argomento del film? (a Dougray Scott)
Dougray Scott: In realtà all'inizio non sapevo niente, poi mi sono molto informato. Alcuni codici erano già nei tatuaggi dell'antica Grecia

Mick Jagger era molto interessato perché ha una macchina Enigma e questo che vi ha portato a collaborare? (a Victoria Pearman)

Victoria Pearman: Siamo stati molto ispirati dal libro, Jagger comprò a un'asta il romanzo e la macchina che credo sia costata dodicimila dollari.

Vi è sullo sfondo un panorama storico leggendario, Londra 1942, la città che Churchill condusse alla vittoria, quali sono stati gli scambi di idea con il regista sulla storia?
Dougray Scott: Abbiamo parlato molto con Michael di questo, l'Europa era molto diversa da oggi, io non sapevo del massacro degli ufficiali polacchi, mi affascina in particolare il modo di vivere di allora.

Come ha deciso che voleva fare un film molto meno veloce?

Victoria Pearman: La ragione per cui non abbiamo fatto un film d'azione è che siamo rimasti molto vicini al romanzo e Harris è stato molto contento di questa decisione
Dougray Scott: Quello a cui ero interessato era di raggiungere la dimensione di verità del personaggio, un personaggio che di solito è molto diverso da me

È un personaggio reale?
DougrayScott: La storia di Jericho è stata molto romanzata.

Il film ha il gusto delle pellicole degli anni cinquanta
Dougray Scott: Sì, ho visto molti classici e molti di questi film sono eccezionali e mi ricordano di un 'epoca della cinematografia oggi scomparsa.Cercavano di raccontare lentamente la storia focalizzandoci sui personaggi

Come spiega tutti questi film di revisione storica e di svelamento di molti fatti storici?
Victoria Pearman: Sono molto interessata alla seconda guerra mondiale, ma non sapevo nulla del massacro di Katyn. Ero interessata a raccontare una storia senza un eroe alla guisa della maggior parte dei film statunitensi.

Ci parli dei diversi ruoli che ha ricoperto in passato (a Scott)
DougrayScott: Cerco solo nei copioni qualcosa di diverso, qualcosa che mi coinvolga, le mie decisioni partono dall'istinto, il mio prossimo film sarà su Cromwell, sulla guerra civile inglese,

Era Jagger ad apparire nel film?
Victoria Pearman: Sì, è apparso in uniforme, ma solo sullo sfondo. Jagger era molto presente sul set ma non voleva interferire col lavoro di Apted.

Il tema del doppio che è tipico della letteratura come quella di Greene, un tema che si ripete nella letteratura inglese.
DougrayScott: Graham Greene è uno dei miei scrittori preferiti, lo spionaggio è sempre un gioco pericoloso che comporta dei lati oscuri e il film era come leggere ogni giorno una pagina del romanzo.

Le sue impressioni di lavoro su Saffron Burrows:

DougrayScott: È stata spesso frustrata dal modo in cui io lavoravo, la mia lentezza soprattutto, mentre Kate Winslet ha una personalità molto effervescente. Il regista ci ha coinvolto molto ed abbiamo passato molto tempo a discutere le scene