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The Negotiator
Anno: 1998
Regista: Gary F. Gray;
Autore Recensione: luca aimeri
Provenienza: Usa;
Data inserimento nel database: 22-12-1998


THE NEGOTIATOR - IL NEGOZIATORE

The Negotiator - Il negoziatore

Tit. or.: The Negotiator; regia: Gary F. Gray; sceneggiatura: James DeMonaco & Kevin Fox; musiche: Graeme Revell; fotografia: Russell Carpenter; costumi: Francine Jamison-Tanchuck; scenografia: Holger Gross; montaggio: Christian A. Wagner; prodotto da: David Hoberman, Arnon Milchan; cast: Samuel L. Jackson (Danny Roman), Kevin Spacey (Chris Sabian), David Morse (Commander Adam Beck), Ron Rifkin (Commander Frost), John Spencer (Chief Al Travis), J.T. Walsh (Terence Niebaum), Regina Taylor (Karen Roman), Siobhan Fallon (Maggie), Paul Giamatti (Rudy), Rhonda Dotson (Linda), Paul Guilfoyle (Nate), Carlos Gómez (Eagle), Robert David Hall (Sgt. Cale Wangro);

produzione: Warner Bros. / Regency / Mandeville Films / Taurus Films / New Regency Pictures; Usa, 1998; durata: 2h e 19’.

E’ uno dei thriller migliori dell’annata che si sta chiudendo. Samuel L. Jackson è un negoziatore della polizia di Chicago, tratta con chi può essere dissuaso dal commettere o portare a termine un crimine: la parola è la sua arma. Viene accusato di un omicidio che non ha commesso perché ha scoperto del marcio nella polizia. Si chiude in un ufficio con degli ostaggi, colleghi che lui sospetta. Scatta l’assedio, Jackson ottiene di trattare con un altro negoziatore top, Kevin Spacey. Il meccanismo drammatico che viene assunto come portante, e che viene sviscerato di passaggio in passaggio dell’intreccio, è quello del capovolgimento: chi dovrebbe trovarsi fuori si ritrova invece dentro; chi dovrebbe appartenere allo schieramento dei "buoni", come poliziotto, viene espulso dalla polizia e incarcerato come un criminale; la dicotomia "buoni/cattivi" si incrina quando l’assediato scopre che le persone di cui si fidava sono implicate nel complotto ai suoi danni, ed ora sono fuori, comandano le squadre speciali e forzano le trattative per intervenire e eliminarlo; uno ad uno, gli elementi che compongono il quadro della storia vengono ad interferire negativamente col percorso del protagonista, fino alla prova estrema, il "passaggio attraverso la morte" che scioglie l’intreccio (Spacey spara a Jackson, ferendolo, per evitarne l’uccisione da parte del più insospettabile dei suoi "amici"). Gli autori hanno lavorato poi sulla figura speculare e opposta, (il capovolgimento di uno specchio,) il Doppio: al negoziatore nero Jackson si contrappone il negoziatore bianco Spacey; due persone che finalmente parlano lo stesso linguaggio, che si rifanno alla medesima griglia di decodifica dei messaggi impliciti nelle risposte dell’interlocutore, e che inevitabilmente iniziano un confronto tecnico ed esclusivo, tra il corteggiamento e l’"esame di ammissione" (a ruolo di coprotagonista). Un confronto che vive di parole che quasi rimpiazzano l’azione. Altro movimento di capovolgimento è quello che vive il personaggio di Spacey nell’arco della vicenda, e dalla sua lentezza deriva l’ambiguità che a sua volta genera suspense (Jackson ha davvero trovato un alleato, o anche questo è un "twist", una falsa pista narrativa?): intuisce la verità della partita che si sta giocando e in cui è stato coinvolto, e a poco a poco abbandona la freddezza e il distacco con cui conduceva la trattativa e inizia una detection "esterna" parallela a quella che l’assediato conduce nell’edificio. Gli assedi, infatti, sono due, concentrici: quello dall’esterno, fuori dall’edificio, che intrappola Jackson all’interno del palazzo; e quello che conduce all’interno dell’ufficio Jackson con i suoi ostaggi che non sono pura merce di scambio, ma sono i veri colpevoli che Jackson vuole far crollare e confessare, provando la sua innocenza. Dall’esterno si conduce un assedio in piena regola, con tanto di attacchi da terra e da aria; all’interno, Jackson trasforma il claustrofobico ufficio in una "camera della tortura", cerca la sua innocenza. Ottimo thriller, teso e nervoso: la tensione di un assedio che pare senza sbocchi; il nervosismo della narrazione, un ritmo che si ricarica come una molla ad ogni mancata soluzione. Una sceneggiatura perfetta; una regia discreta, che non tenta di primeggiare sulla storia, funzionale e funzionante, lucida come ciò che rappresenta; energia di montaggio; ottime interpretazioni. Ultima prova del grande villain J.T. Walsh: alla sua memoria il film è dedicato.

JacksonSpacey
Negoziatore

filmografia di

GARY F. GRAY

- - - - The Nutty Professor II (in preparazione)

1998 The Negotiator (Il negoziatore)

1996 Set It Off

1995 Friday