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Sunshine Cleaning
Anno: 2008
Regista: Christine Jeffs;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 19-05-2010


In tempo di crisi qualsiasi lavoro va bene. Quello scelto dalle sorelle Rose e Norah Lorkowski è però veramente particolare. Ripulire la scena dopo un fatto di sangue: suicidio o omicidio. Un lavoro molto americano, da noi – nonostante l’aumento della criminalità – non avrebbe molto successo, ma parafrasando Sordi: finché ci sono gli omicidi c’è speranza. Rose si rivolge a Norah eccitata dopo una telefonata di un lavoro: “E’ un suicidio”. Norah verso il nipote “E’ una cosa buona”. La vita delle due sorelle non è stata facile. La madre è morta suicida quando erano bambine, il padre le ha cresciute da solo. Rose – la sempre più brava Amy Adams – ha un figlio di cui si prende cura perché il marito se ne andato e ha una relazione impossibile con un ufficiale di polizia sposato. Norah, la più piccola, è single e ha tanti problemi di adattamento e di relazione. E’ Rose ha scegliere il lavoro. E’ disperata perché il figlio non riesce a relazionarsi a scuola e ha bisogno di soldi per iscriverlo in una scuola privata. Inizia il lavoro. Ci vuole stomaco per fare un lavoro del genere. Sangue, parti del corpo, liquidi corporei sono sparsi ovunque. Ma non è solo questo. Dietro ci sono tragedie, storie di persone morte e persone vive ma sole e sofferenti perché non capiscono. Norah, molto più sensibile della sorella, perde il normale distacco di un lavoro per identificarsi con le vittime e con i sopravissuti. Non riesce a durare, è troppo forte per lei. Oltre all’accenno delle difficoltà economiche si una America di provincia, si scava nella psicologia delle due sorelle. Orfane da parte di madre si creano dei rapporti difficili forse impossibili. Rose ha dalla sua il l’adorato figlio. Norah riuscirà a riconoscere se stesso allontanandosi: solo così potrà liberarsi dalle paure ancora incombenti nella sua mente. Il padre ha sofferto ed ha allevato due figlie da solo. Può sembrare un po’ strano e forse lo è ma sarà lui a tenere unita la famiglia. Un bel film. I dettagli macabri sono lo sfondo per un film psicologico sulla diversità, sulle difficoltà familiari e soprattutto su una America con tanti problemi come le due sorelle. Si ama ma si fa tanta fatica a comprenderla.