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Dr. T e le donne - Dr T and the women
Anno: 2000
Regista: Robert Altman;
Autore Recensione: Andrea Caramanna
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 09-10-2000


Vorrei partire dalla citazione di un dialogo, si tratta di una affermazione che ha il carattere di un assunto incontrovertibil

Dr. T e le donne
Regia: Robert Altman
Sceneggiatura: Anne Rapp
Fotografia: Jan Kiesser
Produzione: Robert Altman, James McLindon

Interpreti: Richard Gere, Helen Hunt, Farrah Fawcett, Laura Dern, Shelley Long, Tara Reid, Kate Hudson, Liv Tyler, Robert Hays
Origine: U.S.A., 2000

Vorrei partire dalla citazione di un dialogo, si tratta di una affermazione che ha il carattere di un assunto incontrovertibile. Ancora più importante, giacché a pronunciarla è lo stesso Dr. T. (queste parole aprono anche il sito ufficiale del film). Traduco liberamente dallforiginale inglese: gle donne sono incapaci dfessere sfortunate per colpa loro. Sono gli uomini che li mettono sulla strada dellfinfelicità. Le donne per natura sono sante, sono sacre e come tali devono esser trattateh. Da qui incomincia lfodissea semiseria, grottesca e ridicola, drammatica e sorprendente, di un uomo, che per vari motivi, di famiglia (una moglie due figlie ecc.) e di lavoro (è ginecologo), è circondato da uno stuolo di donne. Ci sarebbero, per un occhio distratto, tutti gli elementi della commedia sofisticata hollywoodiana. Occorre tuttavia smentire la superficialità apparente, eppure imprescindibile nella caratterizzazione dei personaggi e della messa in scena (lfambientazione: la ricchissima borghesia di Dallas). Di una particolare attenzione già ci avvertono recensori più illuminati: Luca Bandirali su reVision: gÈ scivoloso ed infido il terreno su cui insistono i film di Robert Altman. Ci appare di volta in volta come un luogo conosciuto, familiare: invece è un altrove all'interno del quale le cose note cambiano di posto, senza avvisare. E' quanto avviene nell'ultima opera del maestro americano, Il Dottor T e Le Donne: pare di essere ad Hollywood, nei giardini splendidi della commedia sentimentale con divic Di seguito è sufficiente notare come la fotografia di Jan Kiesser favorisca una distribuzione uniforme e brillante della luce, per franare nell'equivoco dell'esercizio di stile, o del ripiegamento eleganteh. E Roberto Escobar ne Il sole 24 ore avverte sullfironia dello sguardo del protagonista Richard Gere: gCon ironia – la stessa che profonde nel film, e che sfugge solo a occhi distratti -, del suo protagonista gli capita di dire che conosce le donne, ma da una prospettiva per così dire angolatah. Il racconto, dunque, parte da una certezza, da quella sicura definizione di donne tutte sante e sacre, che corrisponderà misteriosamente a una piena assimilazione e coincidenza del genere femminile al caos. Dallfaltra parte, come suggerisce ancora Escobar, la figura maschile ha un gruolo dfordine, dfintelligibilità, di riduzione del caosh. Innanzi tutto vorrei ricordare che il riferimento alla commedia sofisticata va misurato, o meglio è dfuopo sganciarlo da un equivoco di fondo, quello che nel giudizio di superficialità nei confronti di Dottor T lo considera come una commedia malriuscita, opaca rispetto a un presunto, ma ancora più vaneggiante, standard classico. Basterebbe riprendere un estratto dal saggio gPranzo alle ottoh di Edoardo Bruno per ricondurre il film di Altman a una precisa operazione linguistica: gIl western, il poliziesco, il melodramma, come il musical o la commedia sofisticata, sono i punti di partenza per una rottura trasgressiva, per una falsa indicazione di superficie, elementi di apriorità dai quali partire per una più elaborata ricostruzione interpretativa. Più che come figura (Gestalt), il genere è usato come gioco (Spiel) e gioco significa anche recitazione, spettacolo, e per estensione, messa in scena. E come ogni gioco anche il genere ha le sue regole, che trasgredisce per distrarre lo sguardo dello spettatore e inserirvi a sorpresa un qualcosa che cambia la prospettiva, una sorta di immagine anamorfica che taglia obliquamente la superficie introducendo un diverso punto di vista.h E mi sembra il caso di continuare la citazione da Bruno: gViene in mente lfosservazione di Lacan sul famoso quadro di Hans Holbein Gli ambasciatori dove lfimmagine anamorfica, come una lastra obliqua, quasi sospesa tra due persone, introduce un elemento inaspettato che determina, con la profondità di campo, il senso segreto ed enigmatico della composizione. Il genere come gioco, o meglio come figura-gioco, introduce un punto di vista illusorio e costruisce una gabbia sottile di inganni che, come lfanamorfosi, sposta il senso verso un più libero movimento della forma. Così il comico può nascondere la tragedia, il musical la ferocia, il western lfepica dellfamicizia, la commedia sofisticata la crudele osservazione del costume, che come notava Blaise Cendrars, cela méchanceté et férocitéh. Insomma Il dottor T e le donne continua nel solco di una lunga tradizione di film che nella loro apparente convenzionalità di genere nascondono profonde trasgressioni o più semplicemente analisi tuttfaltro che consolatorie. Dottor T e le donne presenta, come ha suggerito Bandirali, insidie di ogni genere, ma, appaiono abbastanza chiaramente gli scarti, gli elementi, il gqualcosa che cambia la prospettivah, le sorprese che sono i veri colpi di genio dellfopera. Si tratta allora di scoprirne nel film la presenza, o, quanto meno, di rilevarne la rilevanza. In tale prospettiva, certamente, può incidere il giudizio soggettivo, ma gli gscartih che ho individuato hanno unfobiettiva rilevanza nel racconto del film, e, soprattutto, in quel processo che conduce il protagonista Sullivan Travis, dalla certezza iniziale al naufragio indicato da Escobar, che è un naufragio gravido di simboli, rappresentato attraverso la rituale abluzione fino allfuragano finale e il parto (Bandirali: gGli elementi isolati possono ricomporsi o meno, questa è la strategia: la costellazione simbolica rimane sotto un velo d'acqua, come suggerisce l'incessante ritorno di immagini liquide (la pioggia, la fontana), e ciascuno può donare al film il senso che credeh.).

Il primo elemento di sorpresa è la follia della moglie di T: una sindrome psicotica che si appalesa allo spettatore in modo gterribilmenteh significativo. La moglie Kate esce improvvisamente dal negozio Tiffany, vaga con lo sguardo nel vuoto tra i luccicanti percorsi di un centro commerciale, le vetrine con la merce sono sparite dalla sua visuale, si spoglia e fa il bagno nuda nella fontana. Almeno duplice il senso di questa grivoltah: contro il troppo, il troppo affetto come suggerisce una famigerata sindrome di Hystia e il troppo del fatato mondo borghese, dove lfabbigliamento, (ancora la moda come in Prêt-à-porter) è un sovrappiù, il superfluo che affonda lfanima nel vuoto. Non a caso il film è anche lfagitazione parossistica di abiti femminili di ogni tipo, collier e volpi che si trasformano in oggetti contundenti. Spogliarsi è dunque la prima operazione metaforica, ma non troppo, di purificazione. Il complesso di Hystia, è oltretutto un effetto travolgente per la razionalità del dottore, che meticolosamente ne illustra agli amici le caratteristiche, si fida delle cure ospedaliere, ma in definitiva la malattia è davvero la conferma che è lfirrazionalità a vincere, il caos investe tutto e tutti. Sarà pure una malattia identificata dalla medicina, ma lfunica spiegazione della malattia è che non cfè spiegazione. Il dottor Sullivan si trova, come del resto lo spettatore, di fronte a questa prima sorpresa: una moglie malata per il troppo affetto del marito!
Secondo elemento di sorpresa (non procedo per ordine cronologico del racconto): la figlia Dee Dee è lesbica. Ma non è solo questo il punto. È decisa a sposarsi con un uomo e, come se non bastasse, la damigella dfonore è proprio la sua (ex) amante. Questa volta lfespressione del dottore vacilla. Se era pensierosa e composta per la moglie, adesso la rottura dellfordine è completa e la reazione a questa notizia è ricomposta non dal dottore, ma dalla sua amante, la maestra di golf Bree (Helen Hunt). A questo punto è chiaro che la prospettiva è del tutto cambiata. Lo spettatore è stato condotto a una nuova consapevolezza. Eppure tale visione sembra sfiorare il dottor Sully, il quale reagirà drammaticamente da uomo (suggerisce ancora Escobar): gchiedendo allfamante Bree di sposarlo. Dopo, le dice non avrai più problemi, penserò a tutto ioh. Che è poi lfultimo tentativo di credere ad un principio regolatore, di ordine che appartiene solo a lui.
Il testo del film è certo molto più complesso poiché se questi sono alcuni scarti chiave, o forse una semplice sintesi di quel processo che abbiamo delineato, ci sono molti altri indizi e segnali che non si possono tralasciare. Alcuni interessano il mondo maschile. Ebbene, non vorrei sembrare banale, ma il fatto che si rappresenti un gruppo di soli uomini a caccia, non può essere casuale. Sono uomini travestiti per colpire le vittime, preoccupati dallfefficienza delle armi offensive. Sully spara contro un volatile, ma ha dimenticato clamorosamente di caricare lfarma con i proiettili. Uno degli amici fa fuoco contro il richiamo di cartapesta che serve ad attirare le prede. Non finisce qui, perché uno degli amici dichiara di non capirci niente di donne, e sarà proprio lui a gprevalereh su Sully, gconquistandoh – ma in realtà non possiamo parlare di conquista - Bree.
Non si può infine prescindere da un altro effetto sorpresa che è stato perfettamente rilevato da Bandirali: gL'avventura extra-coniugale di Sully Travis con la maestra di golf (Helen Hunt) si svolge secondo uno scambio di ruoli esemplare, come si evince dalla sequenza "perfetta" della cena a casa di lei: lo scenario della seduzione viene freddamente analizzato e "svuotato" ad accogliere l'opposto, in un gioco che rimane saldamente nelle mani del soggetto femminile mentre il soggetto maschile "assiste" alla propria esautorazioneh. È bene considerare tutte le fasi che portano a una straordinaria rappresentazione di una variante forte dello stereotipo classico dei rapporti uomo donna nelle commedie hollywoodiane. Innanzi tutto Sully propone un ristorante, ma Bree rilancia dicendo che conosce un posto migliore. Si tratta della sua abitazione di 700 dollari al mese. Non appena entrati Bree mette subito della musica, un country blues molto suadente. Poi si spoglia e va verso la doccia e Sully può tranquillamente scorgerla nuda per il soppalco a vista. Dopo la cena Bree sembra spazientita, Sully forse vorrebbe sfuggire, ma capisce che non può tirarsi indietro. Bree lo vuole e subito. Raggiungono il letto, si chiude la sequenza. Lfunico atteggiamento possibile per lfuomo è quello di enigmatica attesa. Attenderà Sully di fronte alle sue donne, attenderanno quei limitati, ininfluenti, altri personaggi maschili: lfamico di Sully che ha già rinunciato a capire le donne, lo sposo di Dee Dee di fronte allfaltare, lfaltro amico di Sully, marito di Dorothy una sua cliente ostile e vendicativa (questfultima dirà al matrimonio: gsiamo venuti solo per rispetto a Kateh), che professerà la sua neutralità, senza osare contrapporsi alla moglie.