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Lost Highway
Anno: 1997
Regista: David Lynch;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: Francia; Usa;
Data inserimento nel database: 15-06-1998


Detesto David Lynch. E lo dico con cognizione di causa, essendomi sciroppata tutti i suoi film, compreso quel trip frutto di roba evidentemente tagliata male che e' "Eraserhead". Eppure, ho voluto vedere questo "Lost Highway", spinta soprattutto da un amico che stimo molto che me lo ha spacciato come "un capolavoro da non perdere".

Prima inquadratura. Bill Pullman risponde al citofono, e una voce non meglio precisata lo informa che "Dick Loraine e' morto". Da questo momento ha inizio per Pullman un'avventura che sicuramente nelle intenzioni del regista voleva essere inquietante, misteriosa e spiazzante mentre riesce ad essere solo noiosa, irritante e a tratti persino inguardabile. Lynch "vorrebbe" fare un film sul cinema, su cio' che significa per un regista fare un film, e fin qui l'idea, seppure non originale (ci han gia' pensato dei grandissimi ben prima di lui, faccio due nomi a caso tanto si pesca comunque bene, Truffaut e Wenders), potrebbe essere interessante. Esattamente come potrebbe essere interessante l'analogia tra telecamera e arma, la metafora del regista che "uccide" i suoi personaggi seplicemente cambiandogli storia, cambiandogli i personaggi che gli girano attorno, riprendendoli mentre vagolano quasi "in cerca d'autore".
Ma, purtroppo per lui, Lynch non e' ne' Truffaut ne' Wenders, e cosi' il rosso sul volto di Pullman sa di gia' visto, la mdp sghemba sa di artificio messo li' a bella posta tanto per far vedere "quanto sono bravo e quanto so girare bene e ah che figo che sono", mentre la fotografia, pur curatissima, sembra un modo come un altro per distrarci da una storia noiosa ed inconsistente.
Ho letto da qualche parte che questo film e' "una visione, un sogno". Che ci offre delle "atmosfere oniriche". La mia sensazione e' invece che il regista si e' fatto una bella dose di acido prima di prendere la macchina da presa in mano. O almeno, me lo quasi auguro per lui: perche' se era lucido quando ha concepito questo film credo proprio che dovrebbe affrettarsi a cambiare mestiere e a lasciare il cinema nelle mani di chi lo sa fare.
Brutto, e dirgli brutto e' ancora fargli un complimento. Decisamente il peggior film della stagione, persino sotto a "BB2000". Se dovessi dargli un voto, sarebbe "1" e solo per merito della splendida canzone di David Bowie che accompagna i titoli di testa e quelli di coda.