NearDark - Database di recensioni

NearDark - Database di recensioni

Africa

Godard Tracker


Tutte le
Rubriche

Chi siamo


NearDark
database di recensioni
Parole chiave:

Per ricercare nel database di NearDark, scrivete nel campo qui sopra una stringa di un titolo, di un autore, un paese di provenienza (in italiano; Gran Bretagna = UK, Stati Uniti = USA), un anno di produzione e premete il pulsante di invio.
È possibile accedere direttamente agli articoli più recenti, alle recensioni ipertestuali e alle schede sugli autori, per il momento escluse dal database. Per gli utenti Macintosh, è possibile anche scaricare un plug-in per Sherlock.
Visitate anche la sezione dedicata all'Africa!


L'esercito delle 12 scimmie - 12 monkeys
Anno: 1995
Regista: Terry Gilliam;
Autore Recensione: l.a.
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 07-05-1998


TWELVE MONKEYS

L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE (TWELVE MONKEYS), di Terry Gilliam; scenegg., D.&J. Peoples; con B.Willis, B.Pitt, M.Stowe. Usa, 1995. Dur.: 2h e 9'.

Anno 2035, un'epidemia ha quasi sterminato la razza umana. I superstiti vivono sottoterra, mentre la superficie è tornata dominio incontrastato degli animali. Gli scienziati spediscono indietro nel tempo un galeotto affinché cerchi di mutare gli eventi. L'ultimo lavoro di Gilliam casca, a livello di trama, nel solito loop temporale in cui si incagliano tutti i film sui viaggi-nel-tempo: il passato risulta dipendere dal futuro. Ciò non è assolutamente influente sul (positivo) giudizio complessivo, perché Gilliam corregge il tiro, spostando l'attenzione su due piani altri: la visionaria rappresentazione del futuro pianeta spopolato dagli umani - la giungla d'asfalto che torna ad essere tale nel senso più corretto del termine; ed il filtro di tutta la storia costituito da uno straordinario B. Willis, malinconico viaggiatore del tempo che si stupisce della "purezza" del nostro mondo (s)fatto di smog e che si commuove all'ascolto di Wonderfull World. Le stesse incongruenze temporali sono trasfigurate nella sintesi del finale, nella quale i tasselli di sogno realtà presente passato futuro si ricompongono in una unità parallela alla Storia che si ripete, indipendentemente, infinitamente: in 12 monkeys non si assiste ad una semplice storia fantapocalittica, ma piuttosto ad una meditazione personalissima sul tempo veicolata dagli occhi-memoria di Willis. E' una storia d'amore disperato, è un fanta-thriller, è una interpretazione della teoria della reincarnazione, è un grande affresco a tinte forti ed allarmato dei mali del nostro mondo, è una metafora della propagazione dell'aids, è un pensiero sui livelli di follia reale o presunta...? E' un po' tutto; ed è tutto un po' confuso. Ma di quella confusione salutare, che ti emoziona nel suo manifestarsi e si fa accettare perché pare sincera - come se una storia del genere non sarebbe potuta essere più chiara: qualcosa si sarebbe perso, probabilmente.