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Batman forever
Anno: 1995
Regista: Joel Schumacher;
Autore Recensione: Marcello Testi
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 06-05-1998


BATMAN FOREVER

BATMAN FOREVER, di Joel Schumacher, U.S.A., 1995

E va bene... buttiamo tutto nel cesso!

Buttiamo la Gotham City faticosamente caratterizzata da Burton e shakeriamola con la megalopoli di Blade Runner, deturpando il tutto con deliri di steady-cam.

Lasciamo Tim Burton fuori dalla porta, una zucca vuota di Halloween, o uno psichiatra "un po' suonato" (che vorrebbe essere la battuta migliore del film).

Scriviamo i dialoghi arando il foglio e lo schermo.

Facciamo regredire i personaggi, soprattutto i villains, allo stadio-fumetto, che è sicuramente ammiccante per i fan dei comics (tra cui si sarà certo svolto un referendum per decidere se Batman avrebbe dovuto avere o no rapporti intimi con Robin), ma è deleterio per chi al cinema preferisce leggere un film (che per i fumetti ci vuole più illuminazione).

Si sperava che bastasse il plurimiliardario Jim Carrey a salvare il baraccone? Ci è quasi riuscito, ma era, obiettivamente, chiedergli troppo.

L'immaginario lo-tech di Burton è commovente: quello di Schumacher, indeciso tra un vecchio bazooka e un moderno puntatore laser, fa pena.

Certo, non mancano le idee (Schumacher pensa e agisce fin troppo, è vittima di horror vacui), come ad esempio la grottesca costruzione del circo di beneficenza, ma tutto si dissolve sotto i colpi di mortaio impugnato dal regista: qualcuno dovrebbe dirgli che può farsi e fare del male.