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Winterschlafer
Anno: 1997
Regista: Tom Tykwer;
Autore Recensione: Adriano Boano
Provenienza: Germania;
Data inserimento nel database: 04-09-1998


Tykwer
Winterschläfer
di Tom Tykwer
Germania 1997
35mm. 123´, col.

Soggetto e Sceneggiatura: Tom Tykwer, Françoise Pyszora. Fotografia: Frank Griebe. Scenografia: Alexander Manasse. Montaggio: Katja Dringenberg. Musica: Tykwer, Johnny Klimek, Reinhold Heil. Suono: Arno Wilms. Interpreti: Ulrich Matthes, Marie Lou Sellem, Floriane Daniel, Heino Ferch, Josef Bierbichler. Produzione: X Filme Creative.


Visto al Festival Cinema Giovani

A posteriori ci rendiamo conto del notevole lavoro in sede di sceneggiatura per intrecciare le vite di tutti i personaggi, che casualmente entrano nella vicenda e vengono invischiati sempre di più perché vi accedono attraverso molteplici interconnessioni. Così risulta logico che i destini tanto aggrovigliati finiscano con il ribaltarsi, confondersi e quello che sembrava acquisito per uno, diventi speranza per il proiezionista, all´inizio sull´orlo del baratro.
Non si tratta di un modo di dire, visto il tragico epilogo dell´interminabile caduta nel burrone del maestro di sci, fin dall´inizio odioso fallocrate, tratteggiato come un essere vacuo, ma soprattutto spaesato e come consapevole di non avere alcuna ragione di esistere almeno in quel consesso, che lo tollera appena. Infatti egli si rifugia nella televisione e nel sesso, come la sua compagna si richiude in se stessa e nel sonno, in particolare nell´attesa iniziale dell´evento scatenante, poiché se Marco non avesse lasciato l´auto aperta, non sarebbe avvenuto l´incidente.

Altro spunto interessante, però sfruttato non a fondo, è l´uso della fotografia come memoria alternativa a quella che fatalmente si perde (un nodo non risolto del cinema tedesco): attraverso le fotografie il responsabile riesce a ricostruire i fatti, tranne quello troppo atroce per la sua sensibilità per poter riemergere dall´oblio.