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Tydzien z zycia mezczyzny
Anno: 1999
Regista: Jerzy Stuhr;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: Polonia;
Data inserimento nel database: 04-09-1999


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Visto a Venezia 99

Tydzien z zycia mezczyzny
Di Jerzy Stuhr
Con Jerzy Stuhr, Gosia Dobrowolska, Danuta Szaflarska

Un personaggio scomodo, il protagonista del secondo bel film del polacco Jerzy Stuhr, già impostosi a Venezia due anni fa con "Storie d'amore". Un personaggio scomodo, piccino, meschino, ma capace anche di improvvisi slanci, ed in fondo così umano, troppo umano...
"Sette giorni nella vita di un uomo", scanditi da (quasi) altrettanti tuffi in piscina, sette giorni di vita quotidiana, divisa tra lavoro, famiglia, una madre malata, una moglie inappagata, tradimenti veloci ed inutili, tasse da pagare e mutui da versare, e dubbi, tanti, tantissimi... perché il cinema non può e non deve offrire facili soluzioni, ci dice il regista, ma fornire materia per pensare.

Jerzy Stuhr abbandona i toni elegiaci e metafisici del suo primo film, ma continua a parlare di ciò che sembra stargli più a cuore, e cioè l'uomo, in tutte le sue sfaccettature. Un film profondamente "morale", ma di una moralità nuova, composta dai sentimenti e non dalle regole rigide, quelle stesse che Adam, il protagonista del film, cerca diligentemente di applicare in tribunale nel suo lavoro di procuratore. Sentimenti che permettono ad Adam di instaurare un rapporto con un bimbo orfano lì dove la moglie, invece, fallisce.
Un film dolorosamente necessario, tanto ci è vicino.