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In Dreams
Anno: 1999
Regista: Neil Jordan;
Autore Recensione: Andrea Caramanna
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 24-05-1999


In dreams

In dreams

Regia: Neil Jordan

Sceneggiatura: Bruce Robinson, Neil Jordan, basata sul romanzo di Bary Wood, "Doll's Eyes"

Fotografia: Darius Khondji

Interpreti: Annette Bening (Claire Cooper), Aidan Quinn (Paul Cooper), Stephen Rea (Dr. Silverman), Robert Downey Jr. (Vivian Thompson)

Origine: U.S.A. 1999

Durata: 99'

 

Una cittadina americana, Northfield del New England, nel 1964 è sommersa da una terribile inondazione, causata dal crollo di una diga. In pochi minuti la vita di centinaia di uomini è interrotta per l'eternità. Dopo tanti anni è rimasto solo un lago ridente, ma nei fondali quanti segreti sono custoditi… Comincia così In dreams, horror psicologico di Neil Jordan (In compagnia dei lupi, La moglie del soldato, Intervista col vampiro), intrigante nelle sequenze oniriche, ma che scorre prevedibile nella parte finale e la tensione, invece di salire, a questo punto si spegne, anche a causa di insulsi dialoghi.

Claire (Annette Bening), illustratrice di pubblicazioni per l'infanzia e madre premurosa, è ossessionata da incubi orribili in cui vede una bambina tra le grinfie di uno sconosciuto. Si tratta probabilmente di un fenomeno paranormale: Claire riesce a vedere il passato delle vittime dell'inondazione. Ma presto si rende conto che i suoi sogni sono chiaroveggenti, vedono il futuro, e per di più un futuro che la riguarda, infatti, la figlia Rebecca è rapita ed uccisa da un serial killer noto ormai da tempo alla polizia locale.

La storia è già di per sé angosciante, ma gran parte del merito va sicuramente alle scelte visionarie di regia e fotografia. Sono penetranti alcune sequenze girate con la camera a mano, come quella in cui Claire devasta la sua abitazione e in cucina fa scempio di cumuli di mele e le pareti della casa si riempiono di misteriose scritte rosse ("My father was a dollar"?).

Gli scenari illuminati da Darius Khondji (Seven) fondono abilmente l'atmosfera malsana da sogno angoscioso a quella di fiaba incantata. La storia di Biancaneve fa da filo rosso, è il caso di dirlo, su molti livelli della vicenda: la strega, presenza maligna ed oscura, che si specchia nel suo doppio, il sonno profondo di Biancaneve, le mele rosse simbolo del sangue che è versato e naturalmente un bosco fitto, tenebroso, in cui si nasconde un orco malefico.

In dreams è anche un percorso che analizza i rapporti tra razionalità e follia, o almeno quei fenomeni psichici che gli psicanalisti liquidano come disordini della mente. C'è anche una velata critica all'insensibilità e miopia maschile, conseguenza dello scetticismo, ma anche della sterilità dei ruoli professionali, come nel caso del compassato psicanalista Dottor Silverman (Stephen Rea), ostinato nel non credere ad una sola parola di Claire, ma anche il marito di Claire, Paul (Aidan Quinn), che appare costantemente in uniforme da pilota di boeing 747, vittima della sua eccessiva razionalità.