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Millennium Uomini che odiano le donne - The Girl with the Dragon Tattoo
Anno: 2011
Regista: David Fincher;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: USA; Svezia; UK; Germania;
Data inserimento nel database: 17-02-2012


Cosa abbiamo da nascondere? Dopo 120 anni nel mondo degli affari probabilmente molto. Hollywood ha la presunzione di poter fare tutto meglio di tutti. Colpevole la crisi di idee e di soggetti; loro simpossessano di un prodotto estero di successo e preparano il loro remake, cambiando il gusto e provocando una mutazione genetica del risultato. La motivazione economica. I film europei sono degli sconosciuti in America e nel resto del mondo. Perci se per noi Uomini che odiano le donne un prodotto familiare, per gli americani una novit mai vista. possibile conquistare pubblico e denaro con prodotti per loro nuovi. il caso del remake di Let me in, ma non poteva mancare il successo stratosferico della trilogia di Stieg Larsson. David Fincher proviene dal trionfo di The Social Network, un film poderoso, riuscito grazie alla fisicit, alla scontrosit e asocialit del giovane protagonista. In Millenium lirritabilit e lantipatia della famiglia Vanger gli riesce meglio; si trova a suo agio di fronte allodio, le finzioni, le ripugnanze dei parenti Vanger: La pi detestabile collezione di individui: la mia famiglia. La pellicola inizia con il bellissimo videoclip della rivisitazione di Immigrant Song dei Led Zeppelin dei musicisti Trent Reznor e Atticus Ross, eseguita da Karen O; una sonorit adatta al seguito della storia. Per il regista il personaggio principe deve essere quello di Lisbeth Salander. Per la giovane attrice Mara Rooney inseguire la sua precedente Lisbeth, Noomi Rapace, un compito impervio. Fincher ha una visione fisica e corporale del cinema. La sua Lisbeth un corpo anoressico, bianco, diafano. Il contrasto, con il nero del suo emo abbigliamento e del suo trucco, sostanziale. Lo sguardo sempre fuggente, scappa dalla cinepresa per essere diretta fuori orbita. La sua postura di unemotiva fragile. Se a volte appare come una nevrotica con problemi - Io sono pazza dallaltra appare pi come una bambina capricciosa bisognosa di affetto e di carezze: rimetti la tua mano sotto la mia camicetta. Il paragone con la Rapace, per noi dovuto. La Rooney emerge con irrequietezza e con uninquietudine fisica. Il corpo ossuto della ragazza nella vasca dopo lo stupro significativo. Questa sua fragilit corporea contraddetta dalla sua velocit; come nello scippo della metropolitana oppure come le sue abili corse in moto. La Rooney ha uninsofferenza positiva: posso ucciderlo la sua dichiarazione di amore. Laspirazione soddisfare violentemente il senso di giustizia, limitata dal desiderio di non offendere la persona verso cui prova sentimento. Al contrario la Rapace ha una maggiore sessualit e un carattere spigoloso pi sociale. Per nascondere la mancanza di una Svezia reale, Fincher rappresenta Stoccolma come una cartolina: riprese dallalto con i colori del tramonto e dellalba. Invece, lisola contiene un candore abbagliante, la ammanta tutta di bianco. La neve, il cielo e case stupende con una dominazione di un bianco latteo. Soltanto i vecchi della famiglia preferiscono lambiente scuro. La ripugnante famiglia si muove allunisono. I personaggi arrivano, predicano sullabominio e scompaiono. Una galleria di sgradevoli esseri: lodiosa borghesia svedese nascosta nel paradiso naturale dellisola. Il nazista mostra orgoglioso le foto del suo passato filo-hitleriano e si proclama: Sono il pi onesto di tutti qui. In famiglia? In Svezia. Il paragone inevitabile. Se lomologo film del danese Niels Arden Oplev costruito con tanta passione ma un po acerbo, Millenum di Fincher al contrario appare in alcuni momenti senza unanima. Tanta qualit visiva, un occhio panoramico ma pi esercizio che sentimento.