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Chronica shel ah'hava - Cronaca d'amore
Anno: 1998
Regista: Tzipi Trope;
Autore Recensione: Andrea Caramanna
Provenienza: Israele;
Data inserimento nel database: 30-07-1999


Visto al
Taormina 
Film Fest 99
Chronicle of Love

Chronicle of Love

Regia: Tzipi Trope
Sceneggiatura: Tzipi Trope
Fotografia: Hanania Bar
Montaggio: Danny Shik
Interpreti: Smadar Kilshinsky (Nava), Sharon Alexander (Yoram), Si Himan (Amit), Tanya Sobolev (Janya), Uri Direktor (Uri), Nitsan Bartana (Tami)
Produzione: Tzipi Trope, Maya Film
Origine: Israele, 1998
Durata: 94', 35 mm
In concorso

"Mamma, perché papà ti picchia?".
"Non lo so". Nava non sa perché l'amore del marito può trasformarsi in un inferno. Poche domande, dialoghi quotidiani, il tono delle parole del marito diventa improvvisamente ostile e all'aggressività verbale seguono le botte, i calci, i pugni, le ferite sanguinanti, i lividi su tutto il corpo.
Tzipi Trope racconta con crudezza il dramma delle donne israeliane, accusa la mentalità maschile fondata sul machismo, per la quale è naturale sottomettere la moglie. Donne sposate che subiscono in silenzio la condizione di inferiorità rispetto al marito. Ma il film è anche la cronaca di una riscossa, di uno scuotimento inevitabile di coscienze, dinanzi al dolore che si espande trascinando queste donne in situazioni irreversibili, cui sottrarsi è impossibile, ma una luce si intravede grazie alla solidarietà commovente che cresce tra le vittime. Nondimeno cresce la tensione, l'escalation di violenza degli uomini diventa sempre più insopportabile.
Il film emoziona nelle scene dei terribili scontri, quando tutti gli equilibri della famiglia di Nava sono scossi, e i due figli, con lo sguardo smarrito, vagano per la casa, e poi si rifugiano in un cantuccio della loro camera, uno dei bambini fa la pipì a terra per la paura, entrambi trattengono il respiro aspettando che la tempesta si plachi.
La regista non cerca effetti particolari di stile, riempendo le inquadrature con le espressioni forti degli attori, i visi e i corpi martoriati, seguendo con amore il cammino di Nava, e il lavoro sugli attori è teso a mostrarci i sentimenti più vari: le ossessioni del marito, che cerca in ogni gesto della moglie i segnali del tradimento, i suoi pensieri, che per un attimo sembrano bloccati dalla lucidità razionale, e poi sono travolti dal delirio della gelosia brutale che sfocia in violenza; il turbamento di Nava di fronte al camaleontismo del marito, che si trasforma in cautela dei gesti, attenzione delle parole, sino alla diffidenza totale.

 

 

Conferenza stampa con Tzipi Trope (Regista)

Come mai non erano stati fatti mai sulla violenza domestica in Israele?
Tzipi Trope: "Dapprima perché siamo stati sempre un paese circondato dalla violenza politica, non se ne parlava per la guerra in corso, dopo la pace c'è stato un aumento incredibile della violenza all'interno delle case, È per me un problema nuovo, è una mentalità che si vuol tenere nascosta, otto anni fa abbiamo visto che il nostro popolo è legato da una compassione fortissima, una solidarietà fortissima, all'improvviso quando questi omicidi si sono verificati ci siamo sentiti confusi. Il film non è stato ancora distribuito uscirà a novembre, le donne non parlano se sono madri o future madri svilupperanno questo desiderio di pace, una cosa che non è automatica nel nostro paese. Alle donne è insegnato d'essere molto servili. Nel nostro paese è molto diffuso il machismo degli uomini, ho cercato di toccare, approfondire la vulnerabilità maschile".

La polizia, nel film, cestina le denunce. Ha avuto problemi con la censura?
Tzipi Trope: "Non abbiamo la censura in Israele, però avremo dei problemi con la Polizia, che ha sempre tenuto sotto tono le denunce, spesso si pensa che "le donne picchiate se lo sono meritate". Ho iniziato girando un documentario, poi ho deciso di continuare con un film, è una situazione difficilmente documentabile, di cui le donne si vergognano. Le donne arabe appartengono completamente all'uomo, e le donne ebree pur considerate il cuore del focolare domestico sono anch'esse vessate da innumerevoli proibizioni. Alcune donne devono urlare perché gli uomini dimostrino la loro virilità. Le donne non si uniscono tra loro e sono considerate delle puttane quando entrano nei centri di assistenza. Leggevo sui giornali che un uomo ha ucciso la moglie appiccandole perché lei scriveva su internet a un altro uomo".

Perché le violenze sono aumentate dopo l'assassinio Rabin? Tzipi Trope: "L'assassinio di Rabin ha influenzato molte cose nel nostro paese, ha infranto miti, non pensavamo che un ebreo uccidesse un altro ebreo ed invece è successo, molte persone hanno una rottura d'identità interiore la guerra del Golfo è stato una frantumazione incredibile, e poi l'assassinio Rabin, ci deve essere una spiegazione per cui gli omicidi domestici siano aumentati a prescindere dalla migrazione avvenuta negli ultimi anni, non so quale sarà il futuro".