Bianca.
Nanni Moretti. 1984. ITALIA.
Attori: Nanni Moretti, Laura Morante, Roberto Vezzosi,
Remo Remotti, Enrica Maria Modugno, Claudio Bigagli, Luigi Moretti, Daniele
Luchetti, Angelo Barbagallo
Durata: 95'
Michele Apicella (Nanni Moretti)
è un giovane professore di matematica (…perché mi piace la logica…) che
diventa di ruolo nella particolare scuola Marilyn Monroe. Le sue giornate
trascorrono tra analisi ed ossessioni, soprattutto le sue, incollate in un
mosaico di contraddizioni personali. Fondamentalmente Michele è un maniaco
(tutte le scarpe uguali, controllo costante di amici e vicini di casa) nel
senso che convive con la propria ossessiva infelicità, pur riconoscendo che la
compagnia di Bianca, una sua collega di scuola (Laura Morante) potrebbe insegnargli
a cambiare punto di vista. Intorno alla figura di questo Michele conservatore e
moralista, tre omicidi, corrispondenti ad altrettante delusioni del
protagonista che, alla fine, si consegnerà come colpevole al triste
commissario.
Intenso film del regista romano,
carico di logos e pathos, un film semplicemente distruttivo e cinicamente
divertente. Infelice ricerca dell’assoluto (…quando scelgo un amico, è per
sempre….) in contrapposizione al normale accettarsi, questi i temi in cui
le nevrosi di Moretti s’insinuano e si moltiplicano. Lavoro più maturo e con un
taglio meno animalesco dei film precedenti, è comunque pregno di
metafore e critiche etico-politiche (è memorabile la riunione d’aggiornamento
dei professori con il preside che rivede in James Bond e la Juventus simboli
dell’Italia che è cresciuta) che per una volta Moretti riesce a mettere in
secondo piano rispetto ai più personali problemi contraddittori (feticismo
esasperato nell’amore per le scarpe, voyeurismo). Come al solito i film di Moretti
non vantano una regia di peso, anzi lamentano una fotografia eccessivamente
minimalista e vivono grazie alla strabordante presenza del regista come attore
principale. Non che sia un difetto, anzi alla fine ne diviene una
caratteristica fondamentale. Primi accenni alla sachertorte (ora nome
della casa di produzione dello stesso regista) durante una cena a casa di un
suo alunno e sequenza di Michele che soddisfa la propria solitaria amarezza con
un bicchiere di nutella dalle dimensioni enormi, sono fotogrammi e dialoghi
entrati nell’immaginario collettivo di un pubblico di sinistra forse troppo
carica di chiarezza e poco viva d’amore. Vincenzo Salemme (regista) figura come
uno degli inquilini che Michele spia normalmente dal suo appartamento; il padre
del regista, Luigi Moretti, interpreta lo psicologo della scuola messo a
disposizione dei professori; Daniele Lucchetti (regista) è il ragazzo con il
bobtail; Remo Remotti è il romano per eccellenza. Premio Ubu per Moretti
attore.
Bucci Mario
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