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Bianca
Anno: 1984
Regista: Nanni Moretti;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 04-12-2003


La grande guerra

Bianca.  Nanni Moretti. 1984. ITALIA.

Attori: Nanni Moretti, Laura Morante, Roberto Vezzosi, Remo Remotti, Enrica Maria Modugno, Claudio Bigagli, Luigi Moretti, Daniele Luchetti, Angelo Barbagallo

Durata: 95'

 

 

Michele Apicella (Nanni Moretti) è un giovane professore di matematica (…perché mi piace la logica…) che diventa di ruolo nella particolare scuola Marilyn Monroe. Le sue giornate trascorrono tra analisi ed ossessioni, soprattutto le sue, incollate in un mosaico di contraddizioni personali. Fondamentalmente Michele è un maniaco (tutte le scarpe uguali, controllo costante di amici e vicini di casa) nel senso che convive con la propria ossessiva infelicità, pur riconoscendo che la compagnia di Bianca, una sua collega di scuola (Laura Morante) potrebbe insegnargli a cambiare punto di vista. Intorno alla figura di questo Michele conservatore e moralista, tre omicidi, corrispondenti ad altrettante delusioni del protagonista che, alla fine, si consegnerà come colpevole al triste commissario.

Intenso film del regista romano, carico di logos e pathos, un film semplicemente distruttivo e cinicamente divertente. Infelice ricerca dell’assoluto (…quando scelgo un amico, è per sempre….) in contrapposizione al normale accettarsi, questi i temi in cui le nevrosi di Moretti s’insinuano e si moltiplicano. Lavoro più maturo e con un taglio meno animalesco dei film precedenti, è comunque pregno di metafore e critiche etico-politiche (è memorabile la riunione d’aggiornamento dei professori con il preside che rivede in James Bond e la Juventus simboli dell’Italia che è cresciuta) che per una volta Moretti riesce a mettere in secondo piano rispetto ai più personali problemi contraddittori (feticismo esasperato nell’amore per le scarpe, voyeurismo). Come al solito i film di Moretti non vantano una regia di peso, anzi lamentano una fotografia eccessivamente minimalista e vivono grazie alla strabordante presenza del regista come attore principale. Non che sia un difetto, anzi alla fine ne diviene una caratteristica fondamentale. Primi accenni alla sachertorte (ora nome della casa di produzione dello stesso regista) durante una cena a casa di un suo alunno e sequenza di Michele che soddisfa la propria solitaria amarezza con un bicchiere di nutella dalle dimensioni enormi, sono fotogrammi e dialoghi entrati nell’immaginario collettivo di un pubblico di sinistra forse troppo carica di chiarezza e poco viva d’amore. Vincenzo Salemme (regista) figura come uno degli inquilini che Michele spia normalmente dal suo appartamento; il padre del regista, Luigi Moretti, interpreta lo psicologo della scuola messo a disposizione dei professori; Daniele Lucchetti (regista) è il ragazzo con il bobtail; Remo Remotti è il romano per eccellenza. Premio Ubu per Moretti attore.

 

Bucci Mario

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