IMMAGINARIO E SUA RIFORMALIZZAZIONE

In Lola Rennt si saccheggia l'intero immaginario visivo odierno, ma in modo che si sposi con la situazione pur non perdendo di forza innovativa; le inserzioni sintattiche di chiara appartenenza ad altre forme linguistiche proprio perché meno rimasticate riescono forse meglio nell'intento di produrre cut-off, stop and go, intersezioni, ma soprattutto si attagliano maggiormente al bisogno di narrare eventi sorprendenti che intervengono sulla ripetizione parzialmente variata di eventi in (presumibilmente uguali) spazi e tempi, riproposti dissolvendo il testo in un mare di frammenti scomposti e rimontati con un uso delle opzioni tecniche adatte al significato, a cui il significante aggiunge valore: il fumetto da giochino, che riparte dando tre possibilità è esemplare in questo senso e con il pregio di essere più spudoratamente esplicito di Matrix, dove però da un altro punto di vista Morpheus dà un'imbeccata giusta per interpretare il film come ipertesto: <Una cosa è conoscere il sentiero giusto, un'altra è imboccarlo>.