A PRICE ABOVE RUBIES


Regia, soggetto e sceneggiaturra: Boaz Yakin
Fotografia: Adam Holender
Montaggio: Arthur Coburn
Musica: Lesley Barber
Scenografia: Dan Leigh
Costumi: Ellen Lutter
Produttori: Lawrence Bender, John Penotti
per A Band Apart
Produzione: Miramax
Distribuzione: Pandora
Formato: 35 mm.
Provenienza: USA
Anno: 1998
Durata: 1 hr. 50 min.



CAST


Renee Zellweger --------- Sonia
Christopher Eccleston ---- Sender
Glenn Fitzgerald ---------- Mendel
Allen Payne -------------- Ramon
Julianna Margulies -------- Rachel
Kathleen Chalfant -------- Beggar Woman
Edie Falco ---------------- Feiga
John Randolph ------------ Rebbe
Kim Hunter -------------- Tebbitzn
Jackie Tyan --------------- Young Sonia
Shelton Dane ------------- Yossi

Filmografia


1994 
  • Fresh, vincitore del Sundance 1994
    1995
  • sceneggiatura per The Punisher
    1996
  • sceneggiatura per The Rookie,
    realizzato da Eastwood
    1998
  • A Price above rubies,
    presente al Sundance, a Rotterdam,
    a Deauville




  • Il mondo di Isaac Bashevis Singer è una delle atmosfere a cui immediatamente si pensa assistendo alla comunità chassidica di Brooklyn inscenata da Yakin in Il Gioco dei rubini (orribile traduzione che perde il doppio senso insito nel prezzo da attribuire ai preziosi e del loro costo in termini di vita), ma non è l'unica citazione letteraria che affiora alla mente per dare al film una collocazione nella tradizione semitica: persino ovvia è la citazione di Die Buchse der Pandora (come dimostra il nome della compagnia di distribuzione del film), addirittura inevitabile l'allusione a Casa di Bambola di Ibsen, invece da Abraham Yehoshua proviene l'indicazione della famiglia come rifugio per antonomasia per gli ebrei, mentre in All our hopes. Essays on the Israeli condition di Amos Oz si parla di "tabelline di regole cieche" che sembrano attagliarsi perfettamente all'incapacità di comprendere i disperati segnali inviati dalla moglie a Mendel, il giovane marito santo di Sonia.
    Ma il brano più coincidente con i sentimenti provati dalla giovane madre va ricercato in un'opera di un altro possente cineasta di origine ebrea, che si è cimentato con successo in tutte le arti, regalando alla letteratura un gioiello di magia, surrealismo, tradizione, saga e lotta contro ogni ortodossia: Donde mejor canta un pájaro di Alejandro Jodorowski, accluso in calce alla recensione con un altro brano tratto dallo stesso libro dove le due figure femminili vengono di nuovo accomunate, questa volta dalla veemenza della sfida lanciata al Dio tremendo e persecutore tramandato dalla Sinagoga: "Non temi Dio?" chiede il rabbino psicologo. "Sono stufa di avere paura. Io discuto tutto quello che voglio".


    no copyright © 1999 Expanded Cinemah Home Page No rights reserved