"Sono nato in un paese dove la speranza, il riso e la gioia di vivere sono più forti che in ogni altro luogo, come lo è anche il male. Se non si è il perpetratore si è la vittima. Quando un gruppo di persone, emerso dopo decenni da una grotta, assiste al perpetuarsi della guerra, non desidera altro che tornare alla propria vita sotterranea, convinto che la guerra non sia mai cessata. Queste persone, che sono state ingannate, scoprono ora una verità orribile, umiliante, tremenda, ma che, malgrado tutto, è la verità. In Underground il mondo in superficie è ritratto nei colori pieni della realtà di ogni giorno, quello del sottosuolo in quelli sbiaditi e teatrali delle menzogne manipolate. Alla fine i due mondi entreranno in contatto, scambiandosi reciprocamente i propri valori: decadenza e sofferenza. Ridono di loro stessi, ridono di noi e, alla fine, quando saranno insieme, rideranno l'uno dell'altro."
(Emir Kusturica)

1995, quarto anno di combattimenti feroci nei Balcani.
"Underground" si chiude con un banchetto di nozze i cui protagonisti sono in realtà tutti morti (solo nella morte possono trovare il modo per riunirsi) mentre la terra si spacca al ritmo di una travolgente musica tzigana. La Yugoslavia non esiste più, come già aveva spiegato beffardamente il Casco Blu ad un incredulo e disperato Ivan. Le anime sperse possono ormai solo vagare come gli animali dello zoo bombardato nelle primissime inquadrature del film. "Posso perdonare ma non posso dimenticare". Nella frase del Nero, sanguigno montenegrino tradito dall'amico e costretto a vivere una non-vita in un sotterraneo(straordinaria metafora del regime di Tito, ma non solo), c'è forse l'essenza dell'anima balcanica. Il perdono è forse possibile, la cancellazione della memoria storica assolutamente no. Solo così sarà possibile continuare a narrare fiabe sulla Yugoslavia che inziano con "C'era una volta un paese...".

 

1998, "Gatto nero gatto bianco".
La Yugoslavia non esiste più, ma Emir Kusturica torna comunque dietro la macchina da presa. Riparte da quell'isola dove finisce "Underground", con l'unica storia che gli è possibile raccontare: una storia gitana, di un gruppo apolide e capace di sopravvivere in qualsiasi condizione, di integrarsi in qualsiasi realtà pur non rinunciando mai alla propria cultura. E' festa nei balcani, ma fino a che punto?

 


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