Nei primi anni della Rivoluzione Khomeinista Makhmalbaf ha girato alcuni film di regime, ma non per piaggeria, bensì perché credente islamico. Poi con Il Ciclista dapprima e soprattutto con Salaam Cinema prese a valutare l´incidenza del potere sulla evoluzione delle persone, fino a Nun Va Goldun, dove mette in scena la produzione di un film su se stesso, presente sullo schermo, però interpretato da un alter ego come in Close Up. Ha subìto censure e le ritiene utili per l´evoluzione di una cinematografia: ¨Obbliga ad una maggiore poesia, all´uso della metafora, a combattere lo strapotere del monopolio statunitense¨(intervento al Festival Cinema Giovani di Torino 1996).