Memoria/video Sdoppiamento Destabilizzazione di spazi
Il criterio per definire rivelatore questo film non è l´innovazione rispetto ai capolavori di Lynch, ma la conferma della sua capacità evocativa di situazioni surreali descritte in altre strutture, che, inserite in un ¨rigoroso¨ impianto free come quello offerto dall´approccio decostruzionista, coinvolgono il lettore nel gioco di inseguire le possibilità consentite dalla narrazione. Poi questa viene infarcita con le visioni a cui il regista ci ha abituato o dei suoi luoghi irrinunciabili (gli ambienti essenziali, spogli e i divanetti avvolti da luci soft, una privacy minacciata dalla telecamera), a cui si aggiungono altri espedienti di mestiere (le unghie laccate di colori diversi, come la tinta dei capelli delle diverse Patricia Arquette); ciò che importa è che la vicenda si adatta alla blanda decostruzione, che legittima le reminiscenze di fatti ancora da capitare, ma già vissuti, i sogni premonitori di eventi forse avvenuti ...