Nel campionario dei personaggi anormali di Lynch, comparse di un attimo, c´è Archie, a cui piace il pezzo free, che Pete ascolta in officina, con lancinante dolore e che corrisponde ad una nuova traccia che mette in comunicazione le due vicende, facendole gradualmente ricongiungersi nella casa in fiamme dove avverrà l´omicidio di Dick, il cui annuncio scatena tutto.

Mentre i due poliziotti aiutano a creare la frammentazione degli sguardi dello spettatore, coinvolto attraverso molteplici punti di vista, fino a perdere la propria individualità e quindi il proprio discernimento della storia: dovrà affidarsi anche il lettore alle immagini e a duplicare i punti di vista come fanno i personaggi, che spesso ci puntano dallo schermo; i protagonisti osservano con sguardi da entomologo in macchina e con espressioni stupite, come quelle degli attori eccitati dalle formiche di Un Chien Andalou di Buñuel. Lo spettatore si sentirà accechiato dai dettagli di occhi e bocche che a tutto schermo lo incalzano e non potrà affidarsi al suo proprio prezioso e individuale ricordo per ricostruire gli eventi e fatalmente non potrà riprodurre un´unità aristotelica: qualcosa sfuggirà sempre alla ragione: ¨You´ll never have me¨