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Il volto trasognato di Bill Pullman affiora lentamente tra la tenebra rossastra della sigaretta, per approdare al primo dialogo automatico, non prima di aver introdotto il tassello principale che dovremo ricordare per attribuire significato all´intero impianto: ¨Dick Laurent is dead¨, sente Fred Madison al citofono, frase pronunciata da lui stesso alla fine del film, ma nello stesso momento diegetico e dunque lo spettatore è autorizzato a inferire che si sia dato la ferale notizia da solo. Scatenando quanto avviene durante lo spettacolo a cui assistiamo. O al quale abbiamo assistito?
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La recitazione ipnotica di Renee Madison ripresa in lieve plongée crea un disagio palpabile nel musicista: sarà lui a provare maggiore sgomento per le fantomatiche videocassette. L´inesaustività delle spiegazioni aumenta lo stato di incertezza degli spettatori, ma anche nei personaggi irretiti da condizioni vissute come anomale (grandangolo dall´alto), che scatenano nevrosi (dal basso ravvicinate). Ma chi avrà spedito le cassette? L´ubiquo personaggio transfuga dalla galleria di Twin Peaks, o ciò che resta dello spettatore medio di una società di immagini da fine millennio, tutte emozionalmente restituite a rimarcare la violenza che spinge le menti ad atti irrazionali? |
Il turbamento, che trova nella tradizione surreale il suo riferimento, d´atmosfera più che iconico, si fa panico quando intervengono le videocassette, alle quali s´immagina egli attribuisca valore di prova dell'infedeltà di Renee, benché nulla impedisca di immaginare spiegazioni meno banali di questa.
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| E diventa grottesco quando si scatena nel gore della testa di Andie, sfondata e tagliata in due dal vetro di un tavolino, rimanendo in scena a lungo, meno imbarazzante della pletora di immagini di Patricia Arquette, infinitamente sdoppiata. |